mercoledì 27 dicembre 2017
Secondo gli inquirenti era diventata anche un luogo di spaccio, legato alla malavita locale. Le macchinette erano state utilizzate per nascondere la cocaina
Sala slot chiusa dai carabinieri per due mesi
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Continuano i controlli da parte dei carabinieri nel litorale di Ostia, territorio diventato tristemente noto per la presenza di clan mafiosi. Questa volta a finire nel mirino dell'Arma è stata un sala slot e scommesse che è stata chiusa per 60 giorni, con la conseguente sospensione della licenza. Il locale e piuttosto conosciuto, in via Costanzo Casana ad Ostia. È gestito da un cinese residente a Fiumicino, ma nel corso degli anni stato più volte scenario di eventi delittuosi ricollegabili anche alla locale criminalità organizzata. Secondo gli investigatori ci troviamo all'interno di un feudo del clan Spada. In questo locale nel 2013 ci fu una rissa a con protagonisti Ottavio Spada, Mauro Di Francesco, Andrea Esposito. L’episodio fu denunciato dalla giornalista di Repubblica Federica Angeli, che in seguito, per questo, è stata posta sotto scorta.

L'approfondimento investigativo è scaturito dall'arresto, avvenuto nello scorso settembre all'interno del locale, di un pregiudicato trovato in possesso di oltre 120 dosi di cocaina, di cui una parte occultate all'interno delle slot machine presenti nella sala. Il provvedimento, che vuole essere l'ennesimo segnale di una rinnovata e attenta presenza dello Stato sul territorio, è stato reso possibile dal corale impegno dei militari, i quali, tramite prolungate e approfondite indagini, hanno accertato, oltre ogni ragionevole dubbio, come il locale fosse divenuto ritrovo abituale di consumatori e spacciatori di sostanze stupefacenti, nonché di soggetti pericolosi o gravati da pregiudizi penali. La chiusura, qualora si ripetessero i fatti che ne hanno determinato l'adozione, potrebbe divenire definitiva.

I controlli dei Carabinieri sul litorale hanno riguardato ieri anche 83 veicoli, l'identificazione di 182 persone e diverse perquisizioni personali e domiciliari.

Intanto nella notte si sono registrati altri sei incendi di cassonetti della nettezza urbana. Il panorama sul litorale romano resta sempre scuro per la presenza di malavita organizzata, spaccio di droga, microcriminalità, ma anche estremismo politico di sinistra

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