lunedì 30 gennaio 2017
Gli scienziati del Cnr hanno osservato un movimento della massa glaciale più profonda. È “colpa” del surriscaldamento globale
Ortles, il ghiacciaio si “risveglia” dopo 7mila anni
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I cambiamenti climatici stanno “risvegliando” il ghiacciaio dell'Ortles (3.905 metri, sulle Alpi Orientali), che si sta muovendo, per la prima volta, dopo settemila anni, epoca in cui in questa regione alpina dell'Alto Adige, viveva l'uomo di Similaun. La scoperta è stata fatta dagli scienziati dell'Idpa-Cnr, che hanno lavorato con un team di ricercatori dell'Università dell'Ohio, esaminando carotaggi effettuati sul ghiacciaio nel 2011.

Colpa del surriscaldamento

«i ghiacciai alpini si stanno ritirando velocemente a causa dell'intensa fusione legata al riscaldamento atmosferico - spiega Paolo Gabrielli, ricercatore presso l'Università dell'Ohio e responsabile dello studio -. Il movimento del ghiaccio più profondo potrebbe essere causato dalle infiltrazioni dell'acqua, a partire dai margini rocciosi a monte del sito di perforazione, e dal fatto che ora quest'acqua, durante le estati eccezionalmente calde, stia lubrificando la parte basale del ghiacciaio». I rilievi hanno anche evidenziato una fase di accelerazione del movimento del ghiacciaio, «che non ha avrebbe precedenti nel periodo osservato», dei settemila anni di vita del ghiacciaio, aggiunge Carlo Barbante, direttore dell'Idpa-Cnr di Venezia.

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