giovedì 11 settembre 2014
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Sono un centinaio gli orsi in Italia e la popolazione delle Alpi centro-orientali può contare su 50 esemplari. Per sua natura schivo e di indole poco aggressiva, l'orso viene studiato e monitorato dal Corpo forestale dello Stato, che tenta di arginare il rischio di estinzione e contribuisce alla sua sopravvivenza mantenendo l'habitat in cui vive, principalmente l'Appennino e le Alpi Orientali. L'ORSO NELL'AREA ALPINA. Ce ne sono circa 50 (i dati devono essere confermati in relazione alle nascite del 2014) derivanti dalla reintroduzione effettuata tra il 1999 ed il 2000 con il progetto Life Ursus. Questa popolazione è "fisicamente" collegata con quella dell'Europa centro-orientale, in particolare con quella slovena, da cui sono arrivati soggetti che hanno frequentato il territorio italiano. Gli orsi delle Alpi centro-orientali occupano stabilmente un'area che dal Trentino orientale si estende verso Veneto e in parte Friuli (dove si segnalano esemplari che sconfinano dalla Slovenia) e verso ovest nel settore alpino e prealpino della Lombardia. In quest'ultima area ci sono state segnalazioni rilevate nel 2013, anche se il territorio abitualmente frequentato è quello dell'alta Valtellina (con le incursioni in territorio svizzero che non di rado hanno provocato problemi anche rilevanti per alcuni danni provocati da esemplari un pò più vivaci poi, purtroppo, abbattuti come nel caso dell'orso M13), delle Alpi e Prealpi bresciane (Val Camonica, Val Trompia e alto Garda bresciano) e delle Alpi Orobie bergamasche. L'ORSO BRUNO MARSICANO. È una sottospecie dell'orso bruno e oggetto di grandi attenzioni anche da enti e Ong per assicurarne la sopravvivenza. Estinta nella gran parte dell'Europa occidentale a causa della persecuzione dell'uomo, è sopravvissuta anche grazie alla tutela che l'Italia assicurò alla specie fin dal 1924. Ce ne sono una cinquantina, con un range di 47-53 individui. Quest'anno sono nati non meno di 9 orsetti da 4 femmine, con una super mamma che ne ha partoriti 3. Un discreto numero di soggetti sono stabilmente anche in aree lontane dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise come la Majella. Di grande rilievo lo sforzo per coordinare tutte le forze preposte alla sorveglianza del territorio in attuazione di uno specifico mandato del Piano di Azione per la tutela dell'orso bruno marsicano, voluto dal ministero dell'Ambiente.
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