lunedì 18 novembre 2019
Lo ha deciso il governatore Rossi. Scuole chiuse in molti comuni. Sempre più preoccupante anche la situazione in Alto Adige. Deragliato un treno in Val Pusteria
L'Arno a Pisa (Ansa)

L'Arno a Pisa (Ansa)

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La Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza. Dopo giorni di maltempo, la giunta guidata da Enrico Rossi ha preso questa decisione che, spiega una nota della Regione, consentirà anche di chiedere al governo un'analoga dichiarazione di emergenza nazionale, consentendo così di attivare finanziamenti e di velocizzare le procedure a favore sia dei soggetti pubblici che privati. Molti Comuni della regione hanno tenuto chiuse le scuole per precauzione.

Allagamenti in Emilia

A Finale Emilia, in provincia di Modena, una parte dell'argine del canale Diversivo si è rotta e le campagne della zona si stanno allagando. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Carabinieri, insieme ai tecnici di Aipo. È uno degli effetti del maltempo che continua a provocare disagi anche sull'Appennino Modenese. A Verica di Pavullo uno smottamento con cedimento del muro di contenimento ha reso necessaria l'evacuazione di alcune famiglie residenti in zona, all'interno di due edifici, a scopo precauzionale. A Modena, nonostante il passaggio del colmo di piena, rimangono chiusi in via precauzionale Ponte Alto sul fiume Secchia e ponte dell'Uccellino, sempre sul Secchia, tra Modena e Soliera. Chiuso anche il vecchio ponte di Navicello sul Panaro, così come il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido. Il livello dei fiumi, pur in calo, non ha ancora raggiunto la quota di sicurezza. Nel dettaglio, viene spiegato dall'Amministrazione comunale di Finale Emilia sul proprio sito e sulla propria pagina Facebook, verso le 8.45 si è creata una falla di circa 10 metri sulla parte sinistra del canale Diversivo in area Canaletto zona Zuccherificio. In via precauzionale, viene aggiunto, è stata via Ceresa e sono in corso ulteriori valutazioni. Il deflusso della acque pare sia indirizzato verso zona valliva Nord-Nord Est.

Smottamenti in Friuli Venezia Giulia

Allagamenti, frane e smottamenti si sono registrati nella notte in Friuli Venezia Giulia. Complessivamente sulle Prealpi Carniche e in Carnia sono caduti fino a circa 250 millimetri di pioggia. Oltre 100 i volontari della Protezione civile operativi nel corso della notte; una quarantina le chiamate al 12 legate al maltempo. Alcune strade sono state chiuse al traffico, per frane o alberi sulla carreggiata. Ad allagarsi, tra le altre, sono state alcune aree dei comuni di Tolmezzo, Gemona, Pradamano, Villa Santina, Visco, Fiume Veneto, Arta Terme, Varmo, Cervignano, Artegna, San Vito di Fagagna, Socchieve, Porcia. Frane e smottamenti invece a Comeglians, Tarcento, Socchieve, Remanzacco. Prosegue - informa la Protezione civile friulana - il servizio di piena su Tagliamento e Meduna. Il picco di piena del Tagliamento sta transitando a Latisana dalle 5.

Treno deragliato in Val Pusteria

Un treno dalla val Pusteria è deragliato questa mattina, a causa di una frana, nei pressi di Rio Pusteria. Non si segnalano feriti. Il treno era partito da Fortezza e diretto a Brunico. La Val Pusteria risulta attualmente isolata. Sono bloccati per motivi di sicurezza tutti gli accessi: la strada statale tra San Sigismondo e San Lorenzo, la Strada del Sole, come anche le strade interpoderali, che i pendolari usano di solito per bypassare eventuali chiusure della Ss49.

Sette milioni di italiani abitano in zone a rischio

Sono 7 milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi in una situazione di incertezza determinata dall'andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro. È quanto afferma la Coldiretti in relazione all'ultima ondata di maltempo che ha colpito l'Italia da nord a sud con gravi danni all'agricoltura e la richiesta dell'avvio delle procedure per lo stato di calamità nelle zone più colpite. La nuova perturbazione con nubifragi e vento forte - sottolinea la Coldiretti - ha reso più pesante il bilancio nelle campagne dove si registrano animali isolati, foraggi per alimentazione del bestiame perduti, piante sradicate, serre divelte, semine in difficoltà, ortaggi distrutti e frutteti affogati, attrezzature e macchinari agricoli rovinati e capannoni scoperchiati ma anche frane e smottamenti sulle strade rurali con difficoltà alla circolazione, mentre l'arrivo della neve in montagna ha reso difficili i collegamenti.

Dalla Russia, 1 milione di euro per Venezia

In meno di 24 ore l'ambasciata italiana a Mosca ha raccolto 1 milione di euro di promesse donazioni da parte di russi facoltosi per sostenere la restaurazione del patrimonio culturale di Venezia, colpito dall'acqua alta. Lo fa sapere l'ambasciatore Pasquale Terracciano. Domani verrà lanciata ufficialmente la campagna di solidarietà presso l'ambasciata con un concerto del maestro Valery Gergiev, direttore del teatro Mariinsky di San Pietroburgo, alla vigilia della sua tournée in Cina. Intanto, Federalberghi lancia l'allarme: a causa del maltempo, il 35% delle prenotazioni sono state disdettate, per un danno di 30 milioni di euro.

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