lunedì 28 giugno 2010
Dalle prime ore di questa mattina oltre mille uomini delle Fiamme gialle stanno eseguendo arresti, perquisizioni e sequestri di beni immobili, auto di lusso e denaro contante in otto regioni. Le aziende trasferivano verso la madrepatria centinaia di milioni di euro provenienti da vari reati.
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Ventiquattro arresti tra cinesi e italiani per associazione di stampo mafioso, sequestrate 73 aziende, 181 immobili e 166 auto di lusso. Questo il bilancio della maxi operazione della Guardia di Finanza di Firenze. Dalle prime ore di questa mattina oltre mille uomini delle Fiamme gialle del Comando regionale Toscana stanno eseguendo arresti, perquisizioni e sequestri di beni immobili, auto di lusso quote societarie e denaro contante in otto rgioni d'Italia (Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia).  Oltre cento le aziende coinvolte in un maxi riciclaggio che ha trovato il suo asse tra le Province di Firenze e Prato. Le aziende individuate trasferivano verso la madrepatria centinaia di milioni di euro provenienti da vari reati. L'associazione mafiosa contestata ai cittadini cinesi arrestati in mattinata era finalizzata al riciclaggio di proventi illeciti derivanti dai reati di evasione fiscale, di favoreggiamento dell'ingresso e della permanenza nel territorio dello Stato di cittadini cinesi clandestini per il successivo sfruttamento nell'impiego al lavoro, di sfruttamento della prostituzione, contraffazione, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi falsi o in violazione delle norme a tutela del "Made in Italy", ricettazione, appropriazione indebita.
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