giovedì 12 novembre 2015
Blitz antiterrorismo dei carabinieri del Ros, in collaborazione con altre forze di polizia europee e Eurojust: 17 le ordinanze di custodia cautelare in corso di esecuzione dalle prime ore dell'alba.
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Una cellula jihadista agiva in Italia per reclutare militanti e ingrossare le fila del terrorismo islamico. È lo scenario del blitz antiterrorismo "JWeb", portato a termine stamattina dai carabinieri del Ros che con le autorità giudiziarie e di polizia di Gran Bretagna, Norvegia e Finlandia coordinate da Eurojust, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura, nei confronti di 17 individui, tutti curdi iracheni tranne un kosovaro, indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale aggravata dalla transnazionalità del reato. L'organizzazione era "collegata allo Stato Islamico", ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti. Gli indagati, comunque, "non preparavano attentati in Italia", ha affermato il comandante dei carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, generale Giuseppe Governale. "Nel corso delle indagini - ha spiegato Governale - è stata invece documentata la progettazione di attività ostili con attentati a diplomatici norvegesi e del Regno Unito presso le rappresentanze diplomatiche in Medioriente e persino in Norvegia contro dei parlamentari per ottenere l'attenuazione del regime carcerario del Mullah Krekar", considerato il capo dell'organizzazione. Krekar, il cui vero nome è Najmuddin Faraj Ahmad, è residente in Norvegia dov'era detenuto da alcuni mesi. Viene indicato come un ideologo dell'islamismo a tutti i costi, capace di attirare attraverso il web l'attenzione di proseliti curdi iracheni sparsi in Europa. Già fondatore nel 2001 di Ansar al-Islam, gruppo terroristico curdo sunnita, smantellato col tempo, dopo essere fuggito dall'Iraq aveva ottenuto asilo politico in Norvegia. In Italia, uno degli snodi chiave della rete di jihadisti era a Merano. Qui, Nauroz Abdul Rahman, uno degi arrestati, particolarmente attivo nell'attività di reclutamento teneva nel proprio riunioni segrete e crocevia di aspiranti terroristi suicidi o combattenti islamici. La cellutla italia di "Rawti Shax" (o "Didi Nwe"), come dell'organizzazione terroristica, operava nel reclutamento e radicalizzazione di militanti, principalmente attraverso il web, e specialmente come "filiera di facilitazione" per la Siria. L'indagine era partita dalla scoperta del sito internet www.jarchive.info, portale che diffondeva materiale riconducibile ad Al Qaeda e ai gruppi ideologicamente affini. Il blitz del Ros conferma "quanto funzioni sia la cooperazione internazionale sia tutta l'attività di prevenzione in Italia", ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.
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