martedì 21 marzo 2017
Un intervento a cuore aperto a una valvola cardiaca effettuato con successo su una paziente quasi centenaria. L’eccezionale operazione è stata eseguita nel polo romano.
Operata al cuore a 97 anni, la sfida dei chirurghi del Gemelli
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La paziente, nata nel 1920, aveva sviluppato una grave malattia della valvola aortica (stenosi valvolare aortica serrata) che l’aveva ridotta a uno stato di grave sofferenza con affanno e mancanza del respiro dopo minimi sforzi. L’anziana signora, motivata a farsi curare, è stata assistita dall’equipe del Prof. Filippo Crea, ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica e direttore del Polo di Scienze ardiovascolari e toraciche, nel Percorso Clinico delle Valvulopatie (Heart Valve Clinic) del Policlinico Universitario A. Gemelli.

Questo processo clinico, tra i pochi esistenti in Europa, è seguito da numerosi specialisti con competenze nelle patologie delle valvole cardiache. Cardiologi clinici e interventisti, aritmologi, aardioanestesisti, hanno approfondito la diagnosi insieme ai cardiochirurghi, decidendo durante le quotidiane riunioni dell’Heart Team del Gemelli la terapia più idonea all’anziana paziente resa particolarmente fragile dalla malattia. Dopo un’adeguata preparazione, il delicato intervento è stato eseguito con una tecnica originale micro-invasiva che comporta un’incisione di 2 cm sul torace utilizzando le tecnologie più innovative tra le quali la modernissima sala operatoria ibrida di cui è dotato il Polo di Scienze cardiovascolari del Policlinico.


La paziente quasi centenaria ha superato brillantemente l’intervento e l’immediato post-operatorio grazie anche alle cure dei cardio-rianimatori del Gemelli diretti dal Prof. Franco Cavaliere. Dopo una settimana di degenza e un periodo di riabilitazione, è tornata a casa in piena autonomia. “Questo approccio”, spiega il Prof. Massetti, “è stato realizzato sulla paziente come un sarto confeziona un abito su misura e il limite dell’età è stato superato grazie alla grande collaborazione di tutti gli specialisti che hanno messo in sinergia le proprie competenze per realizzare questo intervento chirurgico salvavita”.

“L’invecchiamento della popolazione italiana”, commenta il prof. Antonio Rebuzzi, direttore dell’Unità Intensiva Cardiologica del Policlinico, “richiede continue sfide che i medici possono affrontare non solo introducendo nuove terapie, ma anche modificando la gestione centrata sul paziente all’interno dell’ospedale. La creazione di percorsi clinici specifici per ogni patologia cardiaca insieme a una ristrutturazione dei reparti, degli ambulatori e delle sale operatorie, costituiscono un reale progresso nella diagnosi e cura delle malattie cardiache”.

L’Area Cardiovascolare del Policlinico A. Gemelli rappresenta sempre più un polo di riferimento per numerosi pazienti provenienti da tutta l’Italia e i dati relativi all’attività svolta durante l’anno 2016 dimostrano questa eccellenza con oltre 250 interventi di chirurgia valvolare eseguiti con successo.

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