mercoledì 3 giugno 2020
Sul palco digitale dell’iniziativa si sono alternati in 30 ore di diretta 170 ospiti tra presidi, docenti, studenti e professionisti.
Franco Anelli, rettore dell'Università Cattolica

Franco Anelli, rettore dell'Università Cattolica - Fotogramma

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Cala il sipario sul palco digitale dell’Open Week dell’Università Cattolica andato in scena sui canali social dell’Ateneo dal 18 al 30 maggio. “Cuore è Ragione” è il claim che ha accompagnato la manifestazione articolata in incontri live, talk, proiezioni di video, performance teatrali e concerti per presentare i 43 corsi di laurea triennale e i sette a ciclo unico delle 12 facoltà dei cinque campus di Milano, Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. Nelle 12 giornate sul set dell’Open Week Unicatt si sono alternati oltre 170 ospiti tra presidi, docenti, alumni, professionisti e studenti che nelle 30 ore di diretta hanno raccolto 218.128 spettatori e raggiunto 3.359.584 di persone. Se a questi dati si aggiungono quelli ottenuti nell’edizione del #FestivalUnicatt – dedicato alle presentazioni dei 57 corsi di laurea magistrali – per 54 ore di diretta e 270 ospiti si arriva a un totale di 335.866 spettatori e a 3.866.740 persone raggiunte. L’Open Week Unicatt è stato sostenuto, a livello nazionale e locale, da un’intensa campagna promozionale sui principali quotidiani cartacei e digitali con 43 uscite, su radio e tv locali per un totale di 69 passaggi, su social media e piattaforme di mobile advertising, generando dodici milioni di visualizzazioni e oltre ottantatremila click alla pagina dell’evento.

«Ringrazio le ragazze e i ragazzi che si sono interessati ai nostri programmi, venendosi a informare in questa modalità non consueta, che però ha rivelato grandi potenzialità», ha dichiarato il rettore Franco Anelli nel corso del talk “Come ripartire e come ripartire dall’università?”. «Questo significa che restano vive le speranze su qualcosa che è importantissimo, cioè la formazione e l’acquisizione di competenze e di conoscenza. La conoscenza è il bene più durevole che ci sia, e se si rinuncia a costruirlo adesso, lo si è perduto per sempre o comunque per un lungo periodo perché ricostruirlo poi è decisamente più difficile a livello individuale e sociale. Quindi la reazione fondamentale è che il nostro Paese abbia la capacità, il coraggio, la lungimiranza di investire non tanto per sostenere le università, che pure è molto importante, ma a beneficio di chi deve imparare; bisogna investire sulle generazioni future. Per tutte queste ragioni ripartire dagli strumenti di formazione, dai luoghi e dalle sedi di conoscenza non è un’innovazione generica ma ha veramente a che fare con il tentativo di costruire, di accumulare quel capitale umano, prezioso e insostituibile, che sarà poi la premessa della prosperità e anche della ricchezza morale e sociale delle società del futuro».

Tre le caratteristiche formative dell’Università Cattolica: l’«interdisciplinarità», che consente di operare in un contesto complesso e forma la personalità attraverso il contributo delle 12 facoltà; l’«interattività», che si realizza in un contesto straordinario di momenti vissuti in comunità; l’«internazionalizzazione», resa possibile nell’incontro fra i tanti studenti che vanno a studiare fuori dai confini nazionali e tra coloro che dall’estero vengono a formarsi in Cattolica. Il tutto garantito in assoluta sicurezza sia grazie al piano messo in campo dall’Ateneo, che si è dotato di un Protocollo sanitario, sia attraverso il piano #eCatt, con la sua filosofia “Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto” che prevede una modalità didattica integrata tra fruizione tradizionale delle lezioni, con presenza in aula di studenti e docenti, e diffusione digitale a distanza.

Al centro delle dodici giornate la presentazione dell’offerta formativa delle 12 facoltà dei cinque campus: Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Scienze politiche e sociali, Giurisprudenza, Psicologia, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Scienze linguistiche e letterature straniere, Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Lettere e filosofia, Economia e Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Scienze della formazione, Economia.

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