sabato 7 gennaio 2017
Almeno 20 morti negli ultimi 2 giorni in Europa per l'ondata di gelo artico che si sta abbattendo sul continente. La Polonia e l'Italia sono i paesi in cui si registra il numero più alto di vittime
Una spiaggia del Salento, in Puglia, imbiancata (Ansa)

Una spiaggia del Salento, in Puglia, imbiancata (Ansa)

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Almeno 20 morti negli ultimi due giorni in tutta Europa per l'ondata di gelo artico che si sta abbattendo sul continente. La Polonia e l'Italia sono i paesi in cui si registra il numero più alto di morti per il freddo: in Polonia sette persone sono morte ieri e altre tre nei giorni precedenti, in Italia le vittime sono 8. Il bilancio del paese dell'Est europeo è altissimo, con ben 53 persone morte per
ipotermia dal 1 novembre scorso, anche se inferiore a quello registrato dall'Ungheria dove secondo una una Ong locale, dalla
fine di dicembre a ieri i morti per ipotermia sono stati 80.

In Bulgaria i corpi congelati di due migranti di origine irachena sono stati ritrovati in un villaggio del sud est del paese, al confine con la Turchia. E nella stessa Turchia si registrano temperature polari. Una fitta nevicata si è abbattuta su Istanbul nella serata di ieri. Sconvolto il traffico: la metropolitana ha lavorato tutta la notte per sopperire alla sospensione delle corse di autobus e dei traghetti che collegano l'Asia e l'Europa. Enormi disagi anche per i passeggeri bloccati in aeroporto: la Turkish Airlines ha dovuto annullare più di 500 voli in due giorni nei due scali Ataturk e Sabiha Gokcen. Freddo glaciale anche in Grecia, dove giovedì scorso è morto un giovane migrante di 20 anni di origine afghana. La Grecia accoglie circa 60 mila profughi siriani e molti di loro, proprio a causa delle condizioni climatiche sono stati trasferiti in prefabbricati e in strutture meno fredde delle tende.

Nel giorno in cui la Chiesa ortodossa festeggia il Natale, Mosca si è svegliata con una temperatura polare, quasi 30 gradi sotto lo zero: secondo i metereologi si è trattato della notte più fredda degli ultimi 120 anni. A San Pietroburgo la colonnina del termometro è arrivata a -24. La Protezione civile russa ha deciso di intervenire installando cucine da campo nei principali luoghi di ritrovo, parchi e centri ricreativi, per offrire bevande calde e un pò di ristoro ai passanti. Secondo i servizi meteo, il giorno di Natale più
freddo che si ricordi nella capitale russa è stato nel 1891, quando il termometro scese a 34,8 gradi sotto lo zero. Le temperature nella capitale sono cominciate a scendere repentinamente a metà della settimana e continueranno a farlo fino all'inizio della prossima, quando si prevede che il termometro scenda a 35 gradi sotto zero.

Escluso Mosca, il record per la temperatura più bassa è quello del villaggio svizzero di La Brevine, dove si sono toccati i 29,9 gradi sotto lo zero. Nel gennaio del 1987 il villaggio svizzero segnò il suo record assoluto, quando il termometro segnò -41,8 gradi sotto zero.

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