lunedì 23 marzo 2015
Cittadini davanti alle prefetture di 24 città per coinvolgere Parlamento, governo e Quirinale.
MONZA "Il vento parlerà di te...": il dolore dei compagni del 15enne ucciso da un pirata
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"Ora basta. Omicidio stradale, Lo proporrò subito in Consiglio dei ministri": è il tweet lanciato in serata dal ministro degli Interni Angelino Alfano, sull'onda dell'emozione suscitatata dalla morte del 14enne di Monza, ucciso domenica da un pirata della strada mentre viaggiava con la madre. Proprio domani sono previsti raduni spontanei di cittadini davanti alle prefetture di 24 città italiane per chiedere al Parlamento, al governo e al presidente della Repubblica l'introduzione del reato di "omicidio stradale". A Roma l'appuntamento è in piazza del Quirinale. È l'iniziativa - in programma domani alle 17 - ideata da Marina Fontana, vedova di Roberto Cona, ucciso da un tir in autostrada. "La manifestazione si è resa necessaria - spiegano i promotori - dopo l'ennesima sentenza ingiusta della Cassazione che ha annullato la condanna a 21 anni, comminata in primo grado e confermata in secondo grado, all'uomo che nel 2010 uccise 4 ragazzi francesi, guidando per 30 chilometri contromano e in stato di ubriachezza". Le associazioni Gabriele Borgogni, Lorenzo Guarnieri e Asaps - promotrici con il Comune di Firenze della raccolta firme per la proposta di legge popolare per l'istituzione del reato di omicidio stradale che ha raggiunto 80mila firme (www.omicidiostradale.it) - parteciperanno al sit-in del capoluogo toscano. E intanto proprio domani in commissione Giustizia del Senato sarà presentato il testo unificato sul nuovo reato di omicidio stradale. Lo sottolinea Giuseppe Luigi Salvatore Cucca (Pd), relatore del provvedimento. "Già da giovedì sera l'ufficio di presidenza aveva stabilito di inserirlo nell'ordine del giorno di martedì 24" sottolinea Cucca. Le proposte erano cinque, ma "ho predisposto un testo unificato agile proprio per evitare lungaggini. Ho raccolto le esigenze che sono state esposte in sede di audizioni - spiega il relatore - e anche quelle che emergevano dai cinque testi dove si trovava tutto e il contrario di tutto. Qualcuno ha ipotizzato il dolo, il dolo eventuale, ma le ultime pronunce giurisprudenziali escludono un'eventualità di questo tipo. Io proporrò il mantenimento nell'ambito della colpa, è quello che era stato richiesto anche dalle varie associazioni, e ovviamente ci saràun inasprimento di pena". Dopo la presentazione in Commissione del testo unificato "ci sarà la discussione, che comunque sarà breve perché è stata già fatta" sulle singole proposte, e dopo la fase emendativa "si va al voto, si approva e si porta in Aula". Sui tempi Cucca non si pronuncia ma, assicura, "c'è la condivisione dell'esigenza di provvedere in tempi brevi".
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