sabato 30 novembre 2019
I soldi per uno scambio di droga, in cui secondo i pm non ci sono elementi per dire che il giovane ucciso fosse coinvolto. I genitori: «Quella ragazza ci ha mentito dall'inizio»
Indagata la fidanzata di Luca. Aveva 70mila euro nello zaino
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La sera in cui venne ucciso Luca Sacchi era in corso «uno scambio di marijuana di 15 chili in cambio di 70mila euro, poi qualcosa è andato storto». A raccontarlo, ignorando di essere intercettato dagli inquirenti, è stato il 21enne Valerio Del Grosso, già in carcere dal 25 ottobre come principale accusato per l’omicidio, insieme al coetaneo Paolo Pirino. Dopo un mese di riscontri, il contesto e la dinamica del delitto sembrano delineati. E lo scenario delle presunte responsabilità si allarga.

Ieri i carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip su richiesta della Procura, con misure cautelari nei confronti di 5 persone: i due ragazzi già reclusi, Del Grosso e Paolo Pirino, in carcere per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto di un’arma da sparo; e un terzo giovane, Marcello De Propris, 22enne del quartiere San Basilio, sospettato di aver fornito il revolver calibro 38 usato per il delitto (e ancora non ritrovato). Ma anche anche altri due protagonisti di quella sera: la 25enne ucraina Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Luca, accusata del tentato acquisto della droga e sottoposta a obbligo di firma; Giovanni Princi, 24enne pregiudicato e amico d’infanzia della vittima, da ieri in carcere perché presunto «mediatore dell’acquisto» di marijuana. Durante l’operazione è finito in manette pure Armando De Propris, padre 46enne di Marcello, perché durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato a casa sua un chilo di droga. A suo carico, la procura aveva chiesto una misura cautelare per detenzione di arma, non accolta dal giudice.

«Non vi sono dubbi sulla dinamica». Lo scrive il gip Costantino De Robbio nell’ordinanza di custodia, anche grazie alle deposizioni di 4 testimoni: «Una rapina sfociata in un omicidio – si legge –. Del Grosso e Pirino si sono diretti verso la coppia, armati uno di una mazza di ferro e l’altro di una pistola». Per gli inquirenti, l’accordo tra il gruppetto di San Basilio, composto da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, e quello dell’Appio Latino (Anastasia e Princi) era «già perfezionato »: denaro in cambio di droga. Ma la tentazione d’impossessarsi del denaro è stata troppo forte: «Mi sta a parti’ la brocca... glieli levo tutti i settanta?», avrebbe detto Del Grosso a De Propris, preannunciando l’intenzione di fare la rapina, prima di passare a recuperare la pistola: «Ma se invece io vengo a prendeme quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta?». All’intenzione, sono seguiti i fatti: l’aggressione alla ragazza, la colluttazione con Luca, lo sparo. Dopo l’omicidio, sempre Del Grosso si è sfogato al telefono con De Propris: «Ho fatto una ca...ta, non volevo colpirlo. Poi ho preso da terra lo zaino col denaro e insieme a Paolo siamo scappati. Scappo in Brasile, tanto abbiamo settantamila euro».

Le bugie di Anastasia. La ricostruzione smonta le prime affermazioni della fidanzata di Luca. I pm le contestano di aver preso parte al tentativo d’acquisto di stupefacente, mentre non c’è «nessun elemento allo stato per dire che Luca Sacchi fosse coinvolto, partecipe o consapevole della compravendita di stupefacente », precisa il procuratore facente funzioni di Roma Michele Prestipino. Il gip interrogherà Anastasia la prossima settimana. Per i pm, è «sorprendente » la sua «chiusura a ogni collaborazione», forse per «preservare le relazioni criminali » nel mondo della droga «col quale non intende recidere i legami». E lo stesso gip parla della sua «freddezza e professionalità » durante la «trattativa ». Il suo presunto coinvolgimento amareggia i genitori di Luca: «Non abbiamo mai avuto dubbi su nostro figlio, non c’entra assolutamente nulla col mondo della droga – dicono attraverso gli avvocati –. Anastasia ci ha mentito su quanto avvenuto quella tragica sera e adesso è chiaro il motivo del suo strano allontanamento. Se ha sbagliato è giusto che paghi».

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