venerdì 8 maggio 2020
Sempre in calo l'aumento di nuovi casi, leggermente meglio anche in Lombardia. A un soffio da quota 100mila i guariti
Si preparano le spiagge a Sorrento

Si preparano le spiagge a Sorrento - Ansa

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Le terapie intensive si stanno svuotando, oggi aspettavamo di scendere sotto quota milletrecento e rispetto a ieri andiamo con un balzo a meno di milleduecento. Scendiamo sotto 15mila ricoverati nei reparti ospedalieri ordinari. E i guariti e dimessi domani supereranno quota 100mila. Continua a flettere l’aumento dei nuovi contagi e anche in Lombardia oggi va un po’ meglio. Però c’è un ultimo conto davvero tragico: i morti hanno superato 30mila. Ecco le cifre quotidiane dalla Protezione civile.

Nuovi contagi. Aumento sempre in leggera discesa: sono 1.327 (martedì 2.091, mercoledì 2.068, giovedì 1.872, venerdì 1.965, sabato 1.900, domenica 1.389, lunedì 1.221, martedì 1.075, mercoledì 1.444 e ieri 1.401). La metà di questi, 609 (ieri 698), si registra in Lombardia, ma si deve tener conto d’un aggiornamento di 25 dei giorni scorsi e annotati oggi. I tamponi effettuati sono 63.775 (martedì 55.263, mercoledì 64.263 e ieri 70.359), con un rapporto di positività che risale al 2,1%, pur restando basso (mercoledì 2,2% e ieri 2%).

Totale dei casi. Sono 217.185 le persone che hanno contratto il Covid-19 (compresi guariti e deceduti) dall’inizio della pandemia.

Morti. Meno di ieri: 243 (domenica 26 aprile 260, lunedì 333, martedì 382, mercoledì 323, giovedì 285, venerdì 296, sabato 190, domenica 174, lunedì 195, martedì 236, mercoledì 369 e ieri 274). Il totale arriva però tragicamente a 30.201 dall’inizio della pandemia.

Attuali positivi. Scendono a 87.961 (lunedì 99.980, martedì 98.467, mercoledì 91.258 e ieri 89.624), 1.663 in meno rispetto a ieri (domenica meno 525, lunedì meno 199, martedì meno 1.531, mercoledì meno 6.939 e ieri meno 1.904).

Ricoverati nelle terapie intensive. Sono 1.168 (sabato 1.539, domenica 1.501, lunedì 1.479, martedì 1.427, mercoledì 1.333 e ieri 1.311). Il 3 aprile scorso, giorno di massima pressione, erano 4.068.

Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 14.636 persone (domenica 17.242, lunedì 16.823, martedì 16.270, mercoledì 15.769 e ieri 15.174), 538 in meno rispetto a ieri.

In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 72.157 persone (lunedì 81.436, martedì 80.770, mercoledì 74.426 e ieri 73.139), cioè l’82% degli attuali positivi (stessa percentuale di ieri).

Guariti e dimessi. Sono 2.747 (domenica 1.740, lunedì 1.225, martedì 2.352, mercoledì 8.104 e ieri 3.031), portando il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 99.023.

I numeri regionali. I casi attualmente positivi sono 31.983 in Lombardia, 14.107 in Piemonte, 7.730 in Emilia-Romagna, 6.187 in Veneto, 4.592 in Toscana, 4.328 nel Lazio, 3.238 nelle Marche, 3.176 in Liguria, 2.733 in Puglia, 2.127 in Sicilia, 2.012 in Campania, 1.713 in Abruzzo, 911 in Friuli Venezia Giulia, 872 nella Provincia autonoma di Trento, 619 in Calabria, 553 in Sardegna, 502 nella Provincia autonoma di Bolzano, 184 in Molise, 152 in Basilicata, 119 in Umbria e 123 in Valle d’Aosta.

L’attesa. Il periodo d’incubazione del Covid-19 può durare fino a un paio di settimane, se non qualcosina in più. Ecco perché non capiremo davvero gli effetti (buoni o cattivi) della “Fase 2” prima della prossima settimana (inoltrata) e perché fino a quel momento avremo soltanto segnali, non indicazioni reali. Numeri che però saranno poi decisivi: come viene ripetuto da un pezzo, se dovessero alzarsi troppo, scatterebbero altri lockdown più o meno estesi oppure, a seconda di eventuali focolai, quelli definiti dall’Istituto superiore di Sanità "lockdown chirurgici”, nel caso di piccole realtà come aziende o paesini.

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