mercoledì 7 agosto 2013
I migranti, di origine eritrea e sudanese, sono «in buone condizioni di salute». Tra di loro anche 20 donne, quattro delle quali incinte, e un neonato di appena cinque mesi. L'apprezzamento dell'Acnur: «Gesto di alto valore umanitario».
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Sono sbarcati a Siracusa i 102 profughi in fuga dalla Libia e soccorsi in mare nei giorni scorsi dalla “Salamis”. La nave, che aveva fatto rotta verso Malta, non aveva avuto l'autorizzazione a sbarcare dalle autorità della Valletta e per due giorni la nave è rimasta bloccata al largo dell'isola. Solo la disponibilità dell'Italia ha permesso di sbloccare la situazione.Ad accogliere i profughi sulle banchine del porto di Siracusa, dieci volontari della Croce Rossa che hanno prestato i primi soccorsi ai naufraghi originari del Sudan e dell'Erirea. Tra di loro anche 20 donne, quattro delle quali in stato di gravidanza, una quasi giunta al termine della gestazione, e un neonato di cinque mesi. «Abbiamo riscontrato un quadro generale più che rassicurante - spiega la dottoressa Giuseppina Di Giacomo - sono in buon ordine, lavati e rifocillati. Diciamo che il comandante greco della nave che li ha presi a bordo ha saputo garantire la miglior assistenza».L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati esprime «il proprio apprezzamento per lo sbarco a Siracusa» dopo la decisione dell'Italia di consentire l'approdo sul proprio territorio di 102 persone a bordo della “Salamis”. La decisione dell'Italia, «oltre a rappresentare un gesto di alto valore umanitario, conferma l'importanza della necessaria cooperazione e del coordinamento tra stati in merito al soccorso in mare edallo sbarco di migranti, fra i quali persone bisognose di protezione internazionale». Unhcr inoltre rinnova «l'encomio al capitano della Salamis per aver salvato la vita dei migranti».Dura presa di posizione invece da parte del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir) che considera il rifiuto di Malta all'accoglienza dei profughi una grave violazione dei suoi obblighi internazionali: «Aveva la responsabilità di dare assistenza a queste persone. Se Malta ha mandato un segnale, è quello di non rispettare gli obblighi internazionali e i diritti dei migranti», dichiara Christopher Hein, direttore del Cir.Il Governo Italiano ha fatto un grande gesto di solidarietà, accogliendo questi migranti e garantendo i loro diritti essenziali. «L’Italia ancora una volta ha onorato un obbligo di salvataggio e accoglienza di naufraghi soccorsi nel Mediterraneo. Il Governo italiano ha offerto quell’assistenza umanitaria dovuta e necessaria, supplendo alle mancanze di Malta» conclude Hein.
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