martedì 29 marzo 2016
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In attesa della visita degli inquirenti egiziani a Roma, oggi i genitori di Giulio Regeni saranno in conferenza stampa al Senato in compagnia dei loro legali e di un rappresentante di Amnesty international. Il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani, ha voluto l’incontro con la stampa, oggi alle 14 nella sala Nassiriya del Senato, con Paola e Claudio Regeni, gli avvocati Alessandra Ballerini e Gianluca Vitale, il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury. Il caso Regeni infatti ha superato i confini nazionali e trova molta eco anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti. «È tempo di rivedere i rapporti con l’Egitto», ha scritto ieri il New York Times aggiungendosi ad una analoga richiesta inviata la settimana scorsa dal Washington Post. Forse non solo all’Italia si riferiva il ministro dell’Interno Magdi Abdel-Ghaffar quando sottolineava che il caso di Giulio Regeni è diventato «molto difficile» a causa di «campagne ostili» condotte soprattutto dai media per sollevare dubbi sugli sforzi profusi dal suo dicastero per risolverlo. Indagini che quindi sono ancora del tutto aperte e che vanno avanti, secondo la procura del Cairo, in ogni direzione e non solo sulla pista della criminalità comune. Precisazioni necessarie visto il clima caldissimo che in Italia alimenta polemiche quotidiane e rischia di rovinare ulteriormente le relazioni tra Italia ed Egitto. Il caso Regeni infatti è anche una partita di poker ancora tutta aperta con una scadenza non ufficialmente dichiarata: quella del 5 aprile quando gli investigatori egiziani saranno a Roma per incontrare i colleghi italiani. In questi giorni si vedrà la reale volontà di collaborare dell’Egitto. «Stiamo scambiando informazioni su questo caso continuamente e qui al Cairo c’è una delegazione di sicurezza italiana incaricata di seguire l’indagine passo per passo », ha ricordato il ministro del-l’Interno Ghaffar aggiungendo che «la cooperazione con la parte italiana è naturale in quanto il caso è molto difficile e avvolto nel mistero da ogni lato». Anche se frammenti di irritazione emergono dal-l’Egitto: «Non abbiamo l’abitudine di cambiare» posizione, ha detto il ministro aggiunto dell’Interno per l’informazione e le relazioni esterne, il generale Abu Bakr Abdel Kerim riferendosi ad una intervista rilasciata dal ministro Angelino Alfano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Paola e Claudio, genitori di Giulio Regeni, romperanno per la prima volta il silenzio durante un incontro pubblico a Palazzo Madama
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