giovedì 4 giugno 2020
Il bollettino di oggi: 177 nuovi casi, 88 morti, 38.3429 attuali positivi. Il Commissario Arcuri: "Entro dicembre test per il 28% degli italiani". I dati del secondo Rapporto Iss-Istat
Riapre dopo l'emergenza Covid il reparto di terapia intensiva di Codogno

Riapre dopo l'emergenza Covid il reparto di terapia intensiva di Codogno - Ansa

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Come, da ieri, se avessimo iniziato una nuova partita e stavolta è la finale, perchè in questo mese balla, pandemicamente parlando, il nostro futuro e quello del Covid nel nostro Paese. Intanto oggi si registra il minor numero di nuovi casi (177) e la Lombardia (84) ha appena un terzo dei contagi di ieri (237), ma in Regione è in picchiata il numero di tamponi effettuati (3.410, erano stati 11.355 ieri, martedì 8.676 e lunedì 3.572).

In Piemonte i nuovi casi sono 24, in Liguria 21, in Emilia Romagna 18 e nel Lazio 11, uno in Toscana e uno in Campania, zero contagi in Sicilia, Umbria, Trentino Alto Adige, Calabria, Sardegna, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata. E le morti risalgono, ma restando sotto le cento.

Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, mette in guardia: “Attenzione a non usare eccessivamente i disinfettanti e a non usare più volte le mascherine chirurgiche”. E il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, annuncia: “Dobbiamo stanare il virus e indebolirlo, entro dicembre sottoporremo a test il 28% degli italiani”.

Ecco i numeri quotidiani nell’aggiornamento dal Dipartimento della Protezione civile.

Nuovi contagi. Sono 177 (giovedì 593, venerdì 516, sabato 416, domenica 355, lunedì 222, martedì 318 e ieri 321), 84 di questi si registrano in Lombardia (giovedì 382, venerdì 354, sabato 221, domenica 210, lunedì 50, martedì 187 e ieri 237). I tamponi effettuati sono 49.953 (giovedì 75.893, venerdì 72.135, sabato 69.342, domenica 54.188, lunedì 31.394, martedì 52.159 e ieri 37.299), ma con un rapporto di positività che scivola fino allo 0,4% (ieri 0,9%).

Morti. Sono 88 (giovedì 70, venerdì 87, sabato 111, domenica 75, lunedì 60, martedì 55 e ieri 71) e 29 di questi sono in Lombardia, come ieri (giovedì 20, venerdì 38, sabato 67, domenica 33, lunedì 22, martedì 12 e ieri 29). Il totale nazionale sale a 33.689 dall’inizio della pandemia.

Totale dei casi. Sono 234.013 le persone che hanno contratto il Covid-19 (compresi guariti e deceduti) dall’inizio della pandemia, cioè i contagiati accertati finora.

Attuali positivi. Sono 38.429 (giovedì 47.986, venerdì 46.175, sabato 43.691, domenica 42.075, lunedì 41.367, martedì 39.893 e ieri 39.297), 868 in meno rispetto a ieri (giovedì meno 2.980, venerdì meno 1.811, sabato meno 2.484, domenica meno 1.616, lunedì meno 708, martedì meno 1.474 e ieri meno 596).

Ricoverati nelle terapie intensive. Sono 338 (giovedì 489, venerdì 475, sabato 450, domenica 435, lunedì 425, martedì 408 e ieri 353).

Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 5.503 persone (giovedì 7.379, venerdì 7.094, sabato 6.680, domenica 6.387, lunedì 6.099, martedì 5.916 e ieri 5.742), 239 meno di ieri.

In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 32.588 persone (giovedì 40.188, venerdì 38.606, sabato 36.651, domenica 35.253, lunedì 34.844, martedì 33.569 e ieri 33.202) e salgono all’85% degli attuali positivi (nelle ultime settimane erano l’84%).

Guariti e dimessi. Sono complessivamente 957 (giovedì 3.503, venerdì 2.240, sabato 2.789, domenica 1.874, lunedì 848, martedì 1.373 e ieri 846), portando il numero totale dall’inizio della pandemia a 161.895.

Le Regioni. I casi attualmente positivi sono 20.224 in Lombardia, 4.556 in Piemonte, 2.688 in Emilia-Romagna, 2.754 nel Lazio, 1.319 in Veneto, 1.303 nelle Marche, 967 in Puglia, 883 in Toscana, 879 in Sicilia, 830 in Campania, 704 in Abruzzo, 394 in Liguria, 213 in Friuli Venezia Giulia, 207 nella Provincia autonoma di Trento,125 in Molise, 112 nella Provincia autonoma di Bolzano, 108 in Sardegna, 102 in Calabria, 31 in Umbria, 20 in Basilicata e 10 in Valle d’Aosta.

E nel secondo Rapporto di Istat e Istituto Superiore di Sanità si certifica che si è registrato in marzo il picco dei casi e dei decessi dovuti al coronavirus. In quel mese, si legge nel documento, si è registrato il numero massimo di casi, con 113.011, e il picco è stato raggiunto il giorno 20; in aprile sono stati segnalati 94.257 casi, "sebbene molti decessi avvenuti nel mese riguardano
persone diagnosticate a marzo". Il calo prosegue ancora più marcatamente nel mese di maggio, dove al giorno 25 risultano
18.706 casi.

Per quanto riguarda i decessi, i dati raccolti dalla Sorveglianza nazionale integrata per l'epidemia di Covid-19 dal 20 febbraio al 30 aprile 2020 indicano un totale 28.561 decessi per Covid-19; di questi 15.114 (53%) sono avvenuti in marzo, con il picco raggiunto il giorno 28, e 13.447 (47%) nel mese di aprile. Rispetto al primo rapporto, si sono aggiunti i dati di due Regioni, con 790 decessi a marzo.

Dal Rapporto emerge infine che le più colpite coronavirus nei primi quattro mesi dell'anno sono state le donne. Dei 209.013 casi Covid-19 diagnosticati entro il 30 aprile, infatti, il 53,3% (111.452) ha colpito il sesso femminile. La classe mediana di età è di 60-64 anni e le donne sono l'80% dei casi nella fascia di età maggiore di 90 anni, anche per la netta prevalenza femminile in questo segmento di popolazione.

I meno colpiti risultano essere i giovanissimi, con l'1% dei casi segnalati in ragazzi con meno di 14 anni, il 27% in ragazzi fra 15 e 49 anni; i più colpiti sono gli adulti fra 50 e 79 anni (46%) e gli anziani di oltre 80 anni (26%).

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