mercoledì 19 luglio 2017
Brucia la pineta di Ostia ma l'emergenza continua in tutto il Paese. Vigili del fuoco in stato di agitazione: mancano uomini e mezzi: presidio davanti a Montecitorio
Nuovi focolai a Castelfusano
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Nuovi focolai di incendio, da questa mattina, nella pineta di Castelfusano, sul litorale di Ostia. Da tre giorni l'area è interessata da roghi che hanno distrutto 40 ettari di verde. Il fumo sprigionato dalle fiamme ha costretto le autorità a chiudere di nuovo in entrambe le direzioni una parte di via Cristoforo Colombo, la strada che collega il mare a Roma. Ripercussioni anche per i viaggiatori della tratta ferroviaria Colombo-Lido (servita ora da bus navetta sostitutivi). Si cercano intanto i complici di un sospetto piromane già agli arresti domiciliari.

Tre agricoltori sono stati denunciati dai carabinieri per aver acceso roghi di sterpaglie in un terreno di loro proprietà nell'Avellinese. Gli incendi continuano a infiammare, infatti, anche la la Campania. A Ischia è andata a fuoco macchia mediterranea sul Monte Vezzi, montagna già colpita nel 2006 da una frana. La strada tra Pozzuoli e Quarto, in provincia di Napoli, è stata interdetta al traffico per un rischio di movimenti franosi in seguito agli incendi che hanno interessato la collina di Monte Barbaro e l'area forestale tra località San Martino e Pianura. Nonostante l'intervento di vigili del fuoco e degli uomini della protezione civile, impegnati da giorni nell'opera di spegnimento, non risulta ancora del tutto estinto il vasto incendio nei dintorni di San Giuseppe Vesuviano. Domani si riuniscono i sindaci dei comuni alle pendici del vulcano, convocati dal prefetto di Napoli per coordinare le azioni di prevenzione e contenimento del fenomeno. Un'altra delle regioni più martoriate è la Calabria dove si moltiplicano gli episodi, soprattutto nel cosentino e nel catanzarese. Gli ultimi roghi hanno interessato, ieri, il territorio di Mormanno, sul Pollino, Castrovillari e Albidona, sulla costa ionica.

L'emergenza incendi che aggredisce dall'inizio di luglio tutto il Paese sta mettendo a dura prova i vigili del fuoco che lamentano carenze di organico, con i lavoratori costretti a turni massacranti, necessità di mezzi e attrezzature e annunciano iniziative di protesta. "Rivendichiamo lo stanziamento di maggiori risorse economiche affinché venga coperta la dotazione organica oggi carente di circa 3500 unità e chiediamo al governo un decreto legge urgente" afferma Mauro Giulianella, della Cgil. Il sindacato ha proclamato lo stato di agitazione della categoria scendendo in piazza a Roma con un presidio davanti a Montecitorio.


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