venerdì 12 giugno 2020
Il bollettino di oggi: 56 morti (più 3 rispetto a ieri), i ricoverati nei reparti Covid vanno sotto i 4mila e non succedeva dall’8 marzo. In un mese meno 64% di positivi
Milano, vita quotidiana al tempo della fase 3

Milano, vita quotidiana al tempo della fase 3 - Fotogramma

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Contagi in lieve rialzo ed è il secondo giorno consecutivo, Lombardia sempre sotto pressione. Ma il Covid appare un po’ meno cattivo, lo si combatte meglio, ha subito uno schiaffo dal lockdown e dalle misure igieniche, di protezione e distanziamento. Lo dicono i fatti, anzi proprio i numeri. Un mese fa, il 12 maggio, i positivi in quel momento accertati al coronavirus in Italia (cioè scalando morti e guariti) erano 81.266, l’1,13% di loro era nelle terapie intensive (925 persone) e il 15,83% ricoverato in reparti ospedalieri Covid (12.865). Oggi gli attuali positivi accertati sono 28.997, lo 0,78% è nelle terapie intensive (227 persone) e il 13,42% in reparti ospedalieri Covid (3.893). Dunque in un mese il numero degli attuali positivi accertati è diminuito del 64%, è scesa la percentuale di chi deve essere portato in terapia intensiva e anche quella di chi necessita del ricovero ospedaliero.

Perché ripetere sempre quell’“accertati”? Perché, a parte possibili (se non probabili) eventuali riduzioni della carica virale, una delle ragioni delle diminuzioni potrebbe essere nel maggior numero di asintomatici (coloro cioè che contraggono il coronavirus, nemmeno se ne accorgono e quindi sfuggono alle certificazioni ufficiali). Forse non a caso poche ore fa Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell'Università di Pisa a capo della task force pugliese per l'emergenza, ha fatto sapere che “stiamo notando nelle ultime settimane un aumento di asintomatici in Puglia, con percentuali anche oltre il 90% dei casi”. E questo dà una gran mano alla circolazione del virus.

Intanto anche oggi, come accennato, i numeri aumentano leggermente. La Lombardia (272) sfiora il settanta per cento dei nuovi casi in Italia (392) e riprende a preoccupare. I morti sono 56, tre più di ieri. Ma gli attuali positivi scendono appunto sotto i 30mila e l’ultima volta era stata il 18 marzo (28.710, diventati il giorno seguente 33.190). I ricoverati nei reparti Covid vanno a meno di 4mila e non succedeva dall’8 marzo (furono 3.557, diventati ventiquattr’ore dopo 4.316).

Tutto però può cambiare in un niente, come ancora testimonia il cluster scoperto nella Capitale poco più d’una settimana fa e che continua ad allargarsi: oggi i nuovi casi nel Lazio sono 27, 22 dei quali riferibili alla clinica San Raffaele Pisana, il cui conto dei contagiati sale così a 99 casi complessivi e 3 morti. La Regione Campania oggi ha comunicato un ricalcolo dei casi totali regionali sottraendone 230, ma contandone uno nuovo. Lombardia e Campania a parte, i restanti nuovi casi sono 33 in Emiia Romagna, 31 in Piemonte e 27 nel Lazio (come detto, 22 dei quali riconducibili al San Raffaele Pisana). Nessun nuovo caso in Veneto, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata. E sopra i 2mila attuali positivi rimangono soltanto Lombardia (17.024), Piemonte (2.897) e Lazio (2.222).

Ecco i dettagli dell’aggiornamento dal Dipartimento della Protezione civile.

Nuovi contagi. Sono 392 (venerdì 518, sabato 270, domenica 197, lunedì 280, martedì 283, mercoledì 202 e ieri 379), 272 di questi in Lombardia (venerdì 402, sabato 142, domenica 125, lunedì 194, martedì 192, mercoledì 99 e ieri 252). I tamponi effettuati sono 80.562 (venerdì 65.028, sabato 72.485, domenica 49.478, lunedì 27.112, martedì 55.003 e ieri 62.699), con un rapporto di positività che scivola allo 0,2% (ieri 0,7%, l’altro ieri 0,3%, martedì 0,5% e lunedì 1%).

Morti. Sono 56 (venerdì 85, sabato 72, domenica 53, lunedì 65, martedì 79, mercoledì 71 e ieri 53) e 31 di questi in Lombardia (venerdì 21, sabato 27, domenica 21, lunedì 32, martedì 15, mercoledì 32 e ieri 25). Il totale nazionale sale a 34.233 dall’inizio della pandemia.

Totale dei casi. Sono 236.305 le persone che hanno contratto il Covid-19 (compresi guariti e deceduti) dall’inizio della pandemia, cioè i contagiati accertati finora.

Attuali positivi. Sono 28.997 (venerdì 36.976, sabato 35.877, domenica 35.262, lunedì 34.730, martedì 32.872, mercoledì 31.710 e ieri 30.637), 1.640 in meno rispetto a ieri (giovedì meno 868, venerdì meno 1.453, sabato meno 1.099, domenica meno 6, lunedì meno 532, martedì meno 1.858, mercoledì meno 1.162 e ieri meno 1.073).

Ricoverati nelle terapie intensive. Sono 227 (venerdì 316, sabato 293, domenica 287, lunedì 283, martedì 263, mercoledì 249 e ieri 236).

Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 3.893 persone (venerdì 5.301, sabato 5.002, domenica 4.864, lunedì 4.729, martedì 4.581, mercoledì 4.320 e ieri 4.131), 238 meno di ieri.

In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 24.877 persone (venerdì 31.359, sabato 30.582, domenica 30.111, lunedì 29.718, martedì 28.028, mercoledì 27.141 e ieri 26.270), di nuovo l’86% degli attuali positivi.

Guariti e dimessi. Sono complessivamente 1.747 (venerdì 1.886, sabato 1.297, domenica 759, lunedì 747, martedì 2.062, mercoledì 1.293 e ieri 1.399), portando il numero totale dall’inizio della pandemia a 173.085.

Le Regioni. I casi attualmente positivi sono 17.024 in Lombardia, 2.897 in Piemonte, 2.222 nel Lazio, 1.817 in Emilia-Romagna, 849 in Veneto, 841 in Sicilia, 750 nelle Marche, 528 in Abruzzo, 510 in Toscana, 439 in Puglia, 346 in Campania, 249 in Liguria, 114 in Molise, 108 in Friuli Venezia Giulia, 101 nella Provincia autonoma di Bolzano, 68 nella Provincia autonoma di Trento, 47 in Calabria, 42 in Sardegna, 24 in Umbria, 12 in Basilicata e 9 in Valle d’Aosta.

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