mercoledì 2 novembre 2016
Salvate 29 persone. Quando sono giunti i soccorsi, l'imbarcazione era già semiaffondata. I sopravvissuti "parlano di due nuovi naufragi. Mancano almeno 239 persone".
Naufragio al largo della Libia. I dispersi sono 239
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Un gommone carico di migranti – ma non si conosce ancora il numero esatto delle persone a bordo – è affondato a venticinque miglia dalle coste libiche.

Almeno 239 persone risultano disperse dopo il naufragio al largo delle coste libiche. Lo ha riferito in un tweet Carlotta Sami, portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur). La notizia, scrive la portavoce, è stata confermata da due sopravvissuti che ora si trovano a Lampedusa.

Dal gommone, partito malgrado le condizioni del mare proibitive (forza quattro) sono state salvate finora 29 persone arrivate a Lampedusa. 12 i cadaveri recuperati già mercoledì 2 novembre. I soccorsi hanno coinvolto cinque navi coordinate dalla Guardia costiera di Roma.

Intanto continuano le attività di ricerca: il numero dei dispersi non è ancora definitivo.

Su questi tipi di imbarcazione generalmente gli scafisti sono soliti imbarcare anche fino a 100 persone. Erano giorni di tregua, per le pericolosissime traversate in mare. Gli ultimi soccorsi della Guardia costiera si erano infatti registrati una settimana fa, poi il maltempo aveva fermato le partenze. Fino a giovedì quando il gommone naufragato, partito malgrado le condizioni avverse e proibitive, è stato trovato semi affondato, grazie a un allarme ricevuto dal centro di controllo di Roma che ha allertato subito le imbarcazioni presenti in zona.

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