sabato 28 febbraio 2015
A Milano, completato il lavoro di costruzione. Trasmetterà i segnali tv digitali e poi, forse, quelli radio in FM. Superato in altezza il grattacielo Unicredit, fino ad ora il più alto d'Italia. La questione della sicurezza e le proteste degli abitanti del quartiere.
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Sono stati posizionati gli ultimi tre tronconi del palo di circa 40 metri posto sulla sommità della torre Isozaki (“il dritto”), uno dei grattacieli più alti d’Italia con i suoi 202 metri. L’impianto è destinato a sostenere le antenne di Rai Way, utilizzate per diffondere i segnali del servizio pubblico radiotelevisivo sull’area metropolitana di Milano. In una prima fase quelli della televisione digitale, poi (si vedrà) forse anche quelli in FM dei canali radio, mandando in pensione la storica antenna del Sempione. La torre Isozaki è la nuova vetta di Milano Con la nuova "antenna" la torre diventa il punto più alto della città toccando i 242,2 metri (247,2 rispetto al piano stradale, quindi il più alto d'Italia) contro i 231 metri del grattacielo Unicredit, e garantirà la migliore irradiazione e l’ottimizzazione delle frequenze utilizzate.

Quali potenze? Sulla potenza irradiata dall’antenna e altri aspetti tecnici, Rai Way non rilascia però dichiarazioni ufficiali, facendo sapere che è l’Arpa Lombardia a detenere tali informazioni. “La formalizzazione degli accordi - ha precisato Citylife con una nota stampa - per l’installazione è avvenuta in esito alle misurazioni sul segnale televisivo emesso dall’antenna di corso Sempione, effettuate durante la costruzione della torre. Per ottimizzare il segnale pubblico si è quindi deciso di procedere con l’installazione del ripetitore”. Non si capisce però perché enti che appartengono al Pubblico non debbano dare in modo rapido e chiaro informazioni di interesse pubblico e non riservato. La Rai cerca una nuova casa? In tal senso, non è da escludere che nei piani dell’azienda di via Mazzini, ci sia, in un futuro prossimo, anche quello, come detto, di trasferire tutti i segnali, tivù e radio, diffusi dall’antenna in corso Sempione sul nuovo ripetitore posto alla sommità della torre della Allianz. Non sarebbe la prima volta, infatti, che si discute dell’obsolescenza del centro di produzione Rai di corso Sempione: l’ipotesi di vendere, con profitto, lo storico edificio progettato da Gio Ponti nel 1939, ampliato nel 1991 e risistemato anche recentemente rappresenta, però, tutt’ora rappresenta una sfida impegnativa nella stagnazione del mercato immobiliare odierno. Le proteste nel quartiere Citylife Nel quartiere della vecchia fiera, già sottoposto a pesanti cantierizzazioni per via della nuova metropolitana e della lunga operazione immobiliare denominata “Citylife” sono venute alla luce anche le preoccupazioni dei residenti, in termini di impatto ambientale, paesaggistico: gli stessi nuovi inquilini del grattacielo “Il dritto” si sono trovati “disorientati” di fronte alla stringata e inattesa comunicazione che si sono visti recapitare in portineria riguardante l’installazione di un’antenna di 40 metri sopra le proprie teste. Ma in tal senso, “l’impegno realizzativo - fanno sapere da Ray Way in una nota stampa - si è concentrato sulla struttura di sostegno e sulla tipologia di antenne da installare in modo opportuno e mirato anche alla soddisfazione delle normative esistenti nella tutela ambientale”. Una normativa nazionale severa Va ricordato non solo che le onde elettromagnetiche si propagano quasi in orizzontale, lasciando, quindi, il grattacielo sottostante (e i suoi abitanti) nel cosiddetto “cono d’ombra”, ma anche che la normativa italiana e regionale, che è molto più severa rispetto al resto d’Europa, impone dei limiti di 6 volt metro (in luoghi dove la popolazione può risiedere per più di 4 ore al giorno) per l’installazione di nuove stazioni radio base che altrimenti non vengono nemmeno avviate. Insomma, si legge ancora nella nota stampa, “Rai Way, attraverso la sua esperienza e capacità tecnico-progettuale, in accordo con City Life, ha cercato di soddisfare sia la necessità di salvaguardare le esigenze paesaggistiche ed architettoniche sia quelle tecnologiche e logistiche”. Quello però che non è ancora dato a sapersi: è quando il ripetitore di segnale vero e proprio verrà montato. Il progetto dell’antenna, comunque, “è stato approvato dalla Commissione Paesaggio del Comune di Milano e non sono pervenuti in seguito ulteriori commenti o richieste dal territorio”, conclude la nota stampa di Citylife. Come a dire, se c’erano delle perplessità da esprimere, andava fatto allora. Anche se gli abitanti del quartiere affermano che nessuno li ha mai informati del progetto.

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