mercoledì 31 ottobre 2018
Per la prima volta in Italia un'iniziativa organica per sensibilizzare su questa malattia, organizzata da Europa Uomo - Italia onlus. Illuminati d'azzurro cinque tra i monumenti maschili principali
Parte Novembre azzurro, campagna nazionale contro il tumore alla prostata
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Cinque fra le più importanti statue maschili del patrimonio artistico italiano si illuminano di azzurro per la sensibilizzazione sul tumore alla prostata. Ha preso il via il 29 ottobre “Novembre Azzurro”, la prima campagna nazionale, organica e coordinata sul tema promossa da Europa Uomo, l’associazione italiana che da oltre 15 anni è impegnata nel campo dell’informazione sulle patologie prostatiche. “Fai luce su di te” è il claim della campagna - patrocinata dall’Istituto Superiore di Sanità - che punta a promuovere maggior consapevolezza della malattia nell’universo maschile, e a fornire strumenti per affrontarla.

In Italia oltre 14 milioni di uomini sono a rischio per fascia d’età, familiarità o altri fattori, e solo per il 2018 sono stimate circa 35.000 nuove diagnosi, 100 nuovi casi al giorno. Il tumore alla prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i soggetti di sesso maschile e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età. C’è un gap molto elevato tra gli uomini e le donne rispetto alla consapevolezza del rischio di sviluppare una patologia cancerogena e dell’importanza della prevenzione. La diagnosi precoce porta il 95% dei pazienti asintomatici a scoprire il tumore alla prostata con 10 anni di anticipo, aumentando
notevolmente la possibilità di sconfiggerlo.

Gli appuntamenti della campagna

Per 5 settimane, dal 29 ottobre al 2 dicembre, la campagna coinvolgerà altrettante Regioni - Lazio, Calabria, Campania, Piemonte e
Lombardia - con iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e distribuzione di materiale informativo, oltre a tavole rotonde presiedute da esperti del settore. Su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali, dal 29 ottobre al 4 novembre a Roma si illuminerà di azzurro la statua del Discobolo nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo; a Reggio Calabria (5-11 novembre) i Bronzi di Riace del Museo Archeologico Nazionale; a Napoli (12- 18 novembre) l’Ercole Farnese del Museo Archeologico Nazionale; a Torino (19–25 novembre) l’Atleta dei Musei Reali e a Milano (26 novembre- 2 dicembre) il Napoleone Bonaparte del Palazzo di Brera.

«Abbiamo deciso – sottolinea Maria Laura De Cristofaro, Presidente di Europa Uomo – di parlare a tutti gli uomini attraverso il
linguaggio dell’arte, scegliendo delle statue simbolo di virilità maschile. Il tumore alla prostata è una patologia che incide moltissimo sul vissuto, come il tumore al seno: ma se le donne sono più abituate ad occuparsi della propria salute e a parlare con i medici, gli uomini sono meno inclini alla prevenzione. La prostata non deve essere più un tabù e nell’uomo deve aumentare la consapevolezza che le buone abitudini sono alla base della conoscenza del proprio corpo. Con Novembre Azzurro, per la prima volta in Italia si organizza una campagna organica in 5 regioni, con particolare attenzione a quelle meridionali; il nostro obiettivo è di estenderla, entro il 2022, a tutto il Paese».

Le tavole rotonde saranno presiedute da alcuni fra i massimi esperti del settore: Giuseppe Morgia dell’Università degli Studi di Catania (9 novembre a Reggio Calabria), Domenico Prezioso dell’Università Federico II di Napoli (12 novembre a Napoli), Paolo Gontero dell’Università degli Studi di Torino (21 novembre a Torino) e Riccardo Valdagni dell’Istituto Nazionale dei Tumori (26 novembre a Milano).

Saranno inoltre previste delle attività di crowdfunding per sostenere due progetti portati avanti da Europa Uomo. Il primo, di natura sociale, è l’estensione del programma “I Venerdì di Europa Uomo” alle città coinvolte in questa prima edizione della campagna: gli appuntamenti, già attivi a Milano, sono dedicati a chi è stato colpito dal tumore alla prostata e ai suoi familiari coinvolti in un percorso di sostegno. Il secondo è la promozione di uno studio rivolto al miglioramento del percorso diagnostico terapeutico, mediante un’indagine rivolta a un campione di pazienti colpiti da questa patologia: l’obiettivo è di rilevare quali sono i problemi che si incontrano durante l’iter diagnostico per migliorarne i punti deboli.

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