sabato 23 marzo 2013
​Migliaia di persone sin marcia a Susa per il corteo NoTav che raggiungerà Bussoleno. In testa ci sono bambini e le loro mamme, che reggono lo striscione verde 'Più trenini meno trenoni".
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Migliaia di persone si sono messe in marcia a Susa per il corteo NoTav che raggiungerà Bussoleno. In testa ci sono bambini e le loro mamme, che reggono lo striscione verde 'Più trenini meno trenoni"Dietro di loro un trattore rivestito di bandiere bianche con il treno crociato, simbolo della lotta No Tav. Poi sfila un trenino turistico su gomma, con decine di bimbi e ragazzini seduti. Folta la rappresentanza degli oppositori a tutte le grandi opere, ai caccia F-35, agli inceneritori; molte le bandiere di Prc, Sel, Cobas e Usb.Tra le tante variopinte coreografie le sagome in cartone di un gruppo di famiglie ispirate a Berlusconi, Bersani, Monti, Fassino e Grillo. Ma l'unica con la bandiera No Tav al collo è la sagoma del leader dei 5 Stelle. In testa al corteo, subito dopo i bambini, c'è anche una nutrita rappresentanza di amministratori locali. Almeno una trentina i sindaci dei comuni della Valle di Susa, schierati alle spalle di un carretto sul quale sono stati piazzati i gonfaloni dei comuni. Tra i primi cittadini Mauro Marinari (Rivalta), Lionello Gioberti (Vaie), Mauro Carena (Villar Dora), Loredana Bellone (San Didero) e Danilo Bar (San Giorio di Susa). Tra loro anche il presidente della Comunità montana Valle Susa e Sangone, Sandro Plano.Intanto poco prima delle 14 è terminata la visita dei parlamentari e dei loro accompagnatori, in tutto un centinaio di persone, al cantiere Tav di Chiomonte. Ha smesso di piovere e anche i manifestanti attorno al cantiere hanno lasciato l'area. La delegazione parlamentare è stata accolta dal direttore generale di Ltf Marco Rettighieri. Il leader no Tav Alberto Perino ha effettuato una misurazione laser della galleria da cui emergerebbe che i metri scavati sono 17, al netto dei cinque di ingresso, e non 50 come dichiarato dai responsabili dei lavori in queste settimane. I parlamentari si sono poi diretti a Susa dove prende avvio la marcia per Bussoleno. "La società del cantiere della Torino-Lione ci ha promesso che ci vedremo ancora per vedere il progetto esecutivo dell'opera che oggi non avevano. Vedremo anche i documenti previsti dal protocollo del Cipe. C'è stato confermato che sono stati inviati al Ministero e alla Regione Piemonte. Lunedì chiamerò per averli". Così Laura Castelli, deputata del M5S, al termine della visita al cantiere di Chiomonte della Tav."Mi auguro che questa visita segni la fine della fase della protesta violenta e che la discussione sul merito, compresa la volontà di chi vuole chiudere il cantiere,  si sposti nelle sedi democratiche parlamentari". È l'auspicio del senatore del Pd Stefano Esposito, presente, oggi, al cantiere della Tav a Chiomonte, in Val di Susa. "Per me oggi è una giornata bellissima - ha detto Esposito - perché è la dimostrazione che tutta la mitologia No Tav che diceva che questo era una cantiere inesistente, che era un cantiere militare viene smontata con questa visita"."Sulla questione dell'alta velocità Torino-Lione la domanda a cui dobbiamo rispondere è: l'Italia è in grado di sostenerla economicamente?". È l'interrogativo posto da Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà dal cantiere TAV in Val di Susa. "Anche chi negli anni è stato favorevole alla TAV ha il dovere di chiedersi oggi, di fronte ai drammi del Paese, se questa è la priorità di spesa dell'Italia", conclude Titti Di Salvo.
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