lunedì 18 luglio 2016
​Si tratta di Mario Casati, in Francia con tre amici ancora non ritrovati. Tra i morti anche un italo-americano. Dura contestazione del premier Valls durante la commemorazione presso il Monument du centenaire.
Nizza, riconosciuta un'altra vittima italiana
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È stato riconosciuta formalmente un'altra vittima italiana, falciata a Nizza dal terrorista che ha fatto strage con un camion tra la folla che festeggiava il 14 luglio. Lo ha comunicato la Farnesina. Si tratta di Mario Casati, un anziano di origini brianzole. La sua famiglia "è stata informata dalla polizia francese alla presenza di funzionari del nostro Consolato e dell'Unità di Crisi italiana che la assisteva", riferisce la nota della Farnesina segnalando fra l'altro che "continua l'attività di identificazione delle vittime". Mario Casati aveva 90 anni ed era a Nizza in compagnia dei coniugi Angelo D'Agostino (71 anni) e Gianna Muset (68), di Voghera (Pavia), e di un'amica, Maria Grazia Ascoli (77). Tutti e tre i suoi amici sono ancora "dispersi", ma non si ritiene che sia più possibile ritrovarli vivi, ricoverati in qualche ospedale. Inoltre fra le vittime della strage di Nizza "risulta anche un cittadino Italo-americano": senza fornire altri dettagli, lo riferisce ancora la Farnesina. Intanto oggi quella che a Nizza doveva essere una cerimonia silenziosa in ricordo delle vittime dell'attentato terroristico di giovedì scorso e si è trasformata nell'ennesima manifestazione di dissenso e di rabbia verso la politica. Il Monument du centenaire, eretto alla fine dell'800 per celebrare il ritorno di Nizza alla Francia, è stato teatro della contestazione che ha avuto come bersaglio il primo ministro francese, Manuel Valls e altri esponenti del governo d'oltralpe. A pochi metri dalla Promenade des anglais, dove la follia omicida ha falciato 84 vite, era previsto un momento di raccoglimento che doveva avere il suo apice in un minuto di silenzio, subito dopo il tradizionale colpo di cannone che scandisce il mezzogiorno. I primi fischi sono arrivati quando il premier è comparso sulla piazza, altri sono piovuti quando se ne è andato. E poi tanti "buu" e insulti rivolti alla classe politica, accusata di non aver fatto abbastanza per evitare la strage e invitata ad andarsene. Urla di dissenso dagli ultras del Nizza ma anche da giovani, pensionati, turisti. "I fischi, gli insulti, non sono degni di una manifestazione di cordoglio" ha sibilato Valls, aggiungendo: "La collera, la paura, lo sconforto dei francesi tocca a me, tocca a noi di caricarceli sulle spalle. Ma ci vuole dignità in queste occasioni". Il minuto di silenzio si è sciolto in un lungo applauso. Poi la folla - si stima che fossero presenti circa 40.000 persone, occupando un lungo tratto della Prom - ha intonato la "Marsigliese" e "Nissa la bella", l'inno tradizionale della città cantato in nizzardo. Forti emozioni, lacrime di rabbia e di dolore. Qualcuno non ha retto, anche per il sole battente, ed è stato portato via dalla croce rossa. La cerimonia è durata una manciata di minuti, poi le autorità sono rientrate nel Jardin Albert, il premier sotto una pioggia di fischi. Applausi solo per vigili del fuoco, polizia municipale e volontari della Croce rossa, che in quella tragica notte hanno avuto un ruolo fondamentale nell'aiutare le persone coinvolte nell'attentato. "Merci, merci" il coro spontaneo che si è levato quando hanno lasciato la piazza. In tutta la Francia è stato osservato un minuto di silenzio. Il presidente Francois Hollande ha assistito all'omaggio da place Beauveau, sede del ministero dell'interno a Parigi.
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