sabato 11 settembre 2010
La tragedia è avvenuta a Padova. Una donna di 27 anni ha perso il bambino, ha subito l'asportazione dell'utero e ha rischiato di morire. Al settimo mese, si era rivolta all'ospedale di Piove di Sacco, i medici le consigliano di rivolgersi all'ospedale di Padova ma le negano il trasporto in ambulanza.
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Ha perso il bimbo ed è in coma farmacologico dopo un parto cesareo d'urgenza e una drammatica corsa fra due ospedali senza l'ambulanza. La Procura di Padova ha aperto un'inchiesta sul caso di una donna di 27 anni di Campagna Lupia (Venezia) al settimo mese di gravidanza sulla base dell'esposto presentato dal marito.La notte del 3 settembre scorso la donna ha accusato dei dolori ed è stata accompagnata dal marito all'ospedale di Piove di Sacco - riferiscono i quotidiani locali - dove è stata  stata visitata e sottoposta ad ecografia ma i medici non avrebbero ravvisato motivi d'urgenza. I dolori però sono continuati e a quel punto i medici le avrebbero consigliato di rivolgersi all'ospedale di Padova, negando però il trasporto in ambulanza come chiedevano lei e il marito. La coppia allora  è salita in macchina ed è corsa a Padova dove la donna, dopo la visita al Pronto soccorso ostetrico, è stata  ricoverata d'urgenza in Clinica Ginecologica e immediatamente sottoposta a parto cesareo, ma il bimbo è nato morto. Per salvare la vita alla mamma, alla quale era stata diagnosticata un'emorragia interna, i medici l'hanno operata d'urgenza asportandole l'utero e tenendola in coma farmacologico sotto osservazione.Ora la Procura indaga e il Pm Sergio Dini, che ieri ha ascoltato il marito, ha ordinato il sequestro delle cartelle cliniche e disposto una perizia tecnica per accertare eventuali responsabilità. (
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