giovedì 19 dicembre 2019
L’operazione nelle prime ore della mattina: tra gli arrestati anche politici, avvocati, commercialisti, funzionari dello Stato. Sequestrati beni per 15 milioni di euro
Maxi blitz dei carabinieri: oltre 300 arresti

Ansa

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Un'imponente operazione di polizia (2500 gli uomini impiegati), frutto di indagini durate anni, ha portato questa mattina all'esecuzione di 334 custodie cautelari (una settantina ai domiciliari) su 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Sgominato il potente clan dei Mancuso di Limbadi

L'operazione 'Rinascita-Scott', ordinata del gip di Catanzaro su richiesta della Dda, ha colpito le organizzazioni di 'ndrangheta operanti nella provincia di Vibo Valentia e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. I carabinieri hanno anche sequestrato beni per circa 15 milioni di euro. Oltre alla Calabria sono interessate molte altre regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le forze di polizia estere.

La maggior operazione antimafia dopo il processo di Palermo

Tra i fermati eccellenti ci sono l'ex parlamentare di Forza Italia e avvocato Giancarlo Pittelli, il sindaco di Pizzo Calabro e presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo (Pd), l'ex consigliere regionale Pd Pietro Giamborino, il segretario del Psi calabrese Luigi Incarnato, l'ex comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro Giorgio Naselli, imprenditori non solo calabresi, un consigliere comunale, un ex assessore e il comandante della polizia municipale di Vibo Valentia, un esponente di spicco della massoneria. Gli indagati erano talmente infiltrati nelle istituzioni che alcuni di loro sapevano del blitz, per cui l'azione è stata anticipata di 24 ore. "Oggi è una giornata importante e storica, non solo per la Calabria", ha detto il procuratore della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa. Numericamente si tratta infatti della "seconda operazione dopo il primo maxiprocesso di Palermo di Falcone e Borsellino".


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