venerdì 12 luglio 2013
​L'operazione ha portato all'arresto di 38 persone tra le quali anche 5 assessori del comune calabrese. I beni sarebbero riconducibili ai vertici della cosca Valente-Stummo, ad amministratori locali, imprenditori e professionisti.
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Beni per circa 60 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, con il concorso del Ros, nell'operazione che stamani ha portato all'arresto di 38 persone tra le quali il sindaco di Scalea Pasquale Basile e 5 suoi assessori. I beni, per l'accusa, sono riconducibili ai vertici della cosca Valente-Stummo, ad amministratori locali, imprenditori e professionisti. I sequestrati sono stati eseguiti principalmente sul versante tirrenico cosentino ma anche in Umbria e Basilicata.Complessivamente è stato eseguito il sequestro preventivo di 22 tra società ed aziende; 81 immobili situati anche a Matera, Perugia, e Rocca di Cave (Roma), depositi, ville ed abitazioni, numerosi negozi e circa 50 ettari di terreno; 33 automobili tra le quali Jaguar, Bmw, Mercedes ed auto d'epoca; 78 rapporti bancari, con saldi positivi per circa 2.695.685 euro; due imbarcazioni; 23 polizze assicurative. Per gli indagati per corruzione è stata applicata una recente normativa che consente l'applicazione della particolare ipotesi di confisca. Si tratta di una delle prime applicazioni nei confronti di indagati per reati contro la pubblica amministrazione.
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