sabato 10 giugno 2017
Operazione internazionale della procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo. L'uomo preso all'aeroporto di San Paolo: era diretto a Caracas
Arrestato in Brasile Vincenzo Macrì, figlio del boss dei «due mondi»
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Arrestato in Brasile il latitante Vincenzo Macrì. Al termine delle indagini coordinate dalla procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria e condotte dal servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dalla squadra mobile di Reggio Calabria con l'attività di raccordo svolta del servizio per la cooperazione internazionale di Polizia e dalla rete dell'Interpol, agenti della Polizia brasiliana hanno localizzato e catturato a San Paolo del Brasile il latitante della 'ndrangheta calabrese, 52 anni, esponente apicale della cosca della 'ndrangheta Commisso operante a Siderno, già proposto per l'inserimento nell'elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell'Interno.

L'arrestato è figlio di Antonio Macrì soprannominato per la sua caratura criminale "boss dei due mondi", particolarmente influente anche oltreoceano in Canada e Stati Uniti, ucciso in un agguato a Siderno il 20 gennaio 1975, nell'ambito della prima guerra di
'ndrangheta.
Vincenzo Macrì, che negli ultimi anni si era stabilito ad Aalsmeer (Olanda), dove gestiva gli interessi illeciti del sodalizio mafioso di riferimento, è stato rintracciato all'aeroporto di San Paolo del Brasile, diretto a Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando una falsa identità individuata proprio dagli investigatori della Squadra Mobile reggina e dello Sco.

In particolare, fa sapere la Polizia, la collaborazione tra Sco ed Fbi è avvenuta nell'ambito del progetto 'Pantheon', siglato nel 2005, che ha dato nuovo impulso agli storici rapporti che legano i due Uffici investigativi. "Si è rivelato decisivo ai fini della cattura anche lo scambio di informazioni, attivato tramite il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, tra le Polizie del Venezuela e Brasile, in un'ampia cornice di collaborazione tra l'Italia ed i Paesi del Sud-America interessati", ragguaglia la nota.

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