giovedì 12 maggio 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Palermo. Procedono le operazioni per il recupero del peschereccio carico di migranti inabissatosi il 18 aprile 2015 nello Stretto di Sicilia. Il 9 maggio, il modulo, progettato e realizzato dalla ditta Impresub Diving and Marine Contractor, ha iniziato la sua discesa verso il fondo del Mediterraneo. Nel tardo pomeriggio di ieri ha raggiunto il relitto. Da quel momento sono iniziate le operazioni di centramento del sistema. Ieri è stato agganciato il relitto del peschereccio a 370 metri di profondità ed è iniziata l’operazione di sollevamento verso la superficie. Durante le operazioni e allo scopo di non perdere alcuna salma custodita nel relitto, sono stati chiusi tutti gli accessi ed installate delle reti nella sua parte poppiera. Durante questa fase preliminare sono state recuperate, col supporto del personale del corpo militare della Croce rossa italiana, le prime due salme che erano all’interno del peschereccio e che ora sono conservate all’interno di un container a bordo di Nave Tremiti. Il coordinamento dell’intera operazione di recupero in mare è stato affidato alla Marina militare che, oltre a garantire un’adeguata cornice di sicurezza, sta fornendo supporto logistico alle complesse attività subacquee in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: