sabato 18 ottobre 2014
I naufraghi erano arrampicati sugli scogli. ​Cinque bambini ricoverati in ospedale per ipotermia. Non ci sarebbero dispersi.
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​Un barcone carico di immigrati è affondato la notte scorsa davanti alla costa dell'isola di Marettimo, la più remota delle isole Egadi. La Capitaneria di porto di Trapani ha recuperato 48 persone. In salvo anche 5 bambini, che sono stati ricoverati in ospedale in stato di ipotermia, e due donne. Secondo quanto ha riferito in tarda mattinata la Capitaneria di porto di Trapani, l'allarme è scattato ieri sera poco dopo le 21 quando una telefonata che parlava di un barcone in difficoltà nel mare delle Egadi è stata ricevuta dalla centrale operativa del comando generale della Guardia costiera di Roma. È scattata subito un'operazione di ricerca e sono salpate da Trapani le motovedette CP849 e CP303, che in vista di Marettino, a un miglio circa da Punta Libeccio, hanno individuato il natante inabissato. I passeggeri erano riusciti a raggiungere la costa, un'impervia scogliera difficilmente accessibile via terra nell'oscurità. I soccorritori hanno perciò utilizzato una zattera gonfiabile con la quale i naufraghi sono stati trasbordati sulle motovedette. La Capitaneria di porto di Trapani ha escluso che vi siano dispersi. Le testimonianze delle persone soccorse sarebbero concordi nell'indicare che tutti i profughi presenti sul barcone sono arrivati sull'isola e sono stati prelevati. Gli immigrati hanno dichiarato di essere siriani, libici e tunisini.
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