domenica 12 giugno 2016
​Una 18enne camerunense ha avuto una bimba all'ospedale di Sanremo. Quasi pronto il campo di accoglienza allestito nel parco Roja.
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La vita vince sempre, anche nelle situazioni più difficili e precarie. Lo ricorda la piccola Sherifa Maria, partorita la scorsa notte all’ospedale di Sanremo da una giovanissima mamma camerunense giunta a Ventimiglia soltanto due giorni prima. Ospitata dalla Caritas diocesana, come altri 500 migranti, nella chiesa di Sant’Antonio, la donna, nemmeno 18enne, è arrivata in Italia insieme al marito, un connazionale di 25 anni, e al fratellino di 3. Ora, il piccolo è ospite di una famiglia del posto che, come tante altre, ha accolto l’invito all’accoglienza del parroco, don Rito Alvares, di origini colombiane. Senza di loro, i profughi di Sant’Antonio non avrebbero colazione e pranzo, mentre alla cena pensano due associazioni di volontariato francesi. «Ancora per qualche giorno – dice il direttore della Caritas di Ventimiglia, Maurizio Marmo – i migranti saranno ospitati in chiesa per poi essere trasferiti in un campo allestito con moduli operativi». La zona scelta è quella del parco Roja, di proprietà della Ferrovie. Lì vicino c’è il Palaroja, dove Comune e Prefettura avrebbero voluto collocare i migranti, per dare loro una sistemazione più dignitosa. Ma al palazzetto sono in programma i saggi sportivi di fine anno, e così la protesta delle mamme ha fatto saltare tutto.
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