giovedì 30 luglio 2020
Scopo della missione identificare tracce di una vita passata e vedere se sarà possibile un futuro sul pianeta rosso. Sette anni per arrivare a questo lancio, il primo dagli anni settanta.
Partito per Marte il razzo Atlas V. Difficile l'arrivo
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Alle 13.50 ora italiana, dalla rampa 41 di Cape Canaveral, è decollato il razzo Atlas V, nell'ambito della missione spaziale NASA Mars 2020, diretta verso il Pianeta rosso, che verrà esplorato dal rover Perseverance. Si tratta dell'iniziativa spaziale americana più importante dagli anni settanta, l'epoca d'oro dei viaggi nello spazio. E' la terza missione verso Marte degli ultimi dieci giorni dopo quelle degli Emirati Arabi e della Cina. L'operazione è costata 2,4 miliardi di dollari, più di 2 miliardi di euro.

Scopo della missione è quello di identificare le tracce di una vita passata e vedere se sarà possibile, in futuro, vivere sul pianeta, raccogliere campioni e analizzare la superficie, con l'obiettivo finale di dirimere alcuni dei misteri che avvolgono il passato (e il presente) dell'atmosfera marziana. in questo momento gli Stati Uniti detengono il primato di unica nazione ad aver condotto missioni di lunga durata sulla superficie del nostro cosmico, ma il record potrebbe essere battuto dalla missione Tianwen-1, partita il 23 luglio da piattaforma di lancio della Cina.

Se tutto andrà bene, il rover scenderà sulla superficie del pianeta il 18 febbraio 2021, in quello che la Nasa chiama sette minuti di terrore, in cui l'imbarcazione passa da 19.300 km/h a una sosta completa, senza alcun intervento umano. Trasporta 25 telecamere e un paio di microfoni. Oltre ad affrontare la questione della vita su Marte, la missione fornirà lezioni che potrebbero aprire la strada all'arrivo degli astronauti già nel 2030.

Sempre oggi l'"Astronomical Journal" ha pubblicato una nuova stima dell'età dell'universo, che risulta un pò più giovane del previsto ovvero ha 12,5 miliardi di anni, circa un miliardo in meno di quanto si pensasse. Il dato nasce da calcoli basati sul movimento di 50 galassie, svolti da una equipe di fisici guidati da James Schombert, dell'Università dell'Oregon.

Per quanto riguarda il lancio di oggi l'Agenzia spaziale statunitense, in caso di successo, raggiungerà comunque un nuovo risultato, dato che insieme al rover Perseverance, l'esplorazione del pianeta sarà affidata anche a Ingenuity, un piccolo drone-elicottero che sarà il primo del suo genere. La NASA ha impiegato circa sette anni per preparare la missione, che porterà il Perseverance, lungo 3 e largo 2,7 metri, ad atterrare sul cratere Jezero, quel che rimane di un antico lago marziano, dove gli scienziati sperano di raccogliere campioni e preziose informazioni sulla conformazione, sulla struttura e sull'atmosfera del pianeta.

La missione prevede che siano raccolti almeno 20 campioni da portare sulla Terra nei prossimi 10 o 15 anni, anche se i ricercatori confidano di riuscire a riempire tutte le 43 provette di titanio di cui Perseverance dispone. La sonda porterà con sé un piccolo meteorite, attualmente conservato presso il Museo di storia naturale di Londra, per effettuare confronti e calibrare le misurazioni. Le proprietà note della roccia marziana rappresentano, infatti, un modo per avvalorare le scoperte che il rover compirà sulla superficie del pianeta, in particolare riguardo i campioni in cui potrebbero essere nascoste le eventuali evidenze di forme di vita che abitavano il Pianeta rosso.

"Questa piccola roccia - spiega Caroline Smith, responsabile delle raccolte scientifiche presso il Museo di storia naturale di Londra e membro del team scientifico della missione NASA Mars 2020 - ha molto da raccontare: la sua formazione risale a circa 450 milioni di anni fa, tra i 600 e i 700mila anni fa è caduto su Marte, probabilmente a seguito di un impatto, per poi atterrare sul nostro pianeta probabilmente un millennio fa. E ora sta tornando sul Pianeta rosso".

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