venerdì 2 gennaio 2009
Parlando con i giornalisti a Napoli, il presidente ribadisce i concetti del suo discorso di fine anno.  «Con il Pontefice parliamo da tribune diverse ma con linguaggio affine».
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«Ho fiducia che il messaggio di fine d'anno per una convergenza sulle riforme possa essere raccolto» ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A una domanda se sulle riforme ci sarà un ampio consenso condiviso, il Capo di stato ha risposta così: «Se non lo avessi ritenuto, non avrei fatto il discorso. Lo ho fatto nella fiducia e nella convinzione che possa essere raccolto il messaggio però l'ho detto e lo ripeto non soltanto dalle forze politiche ma da tutte le componenti della società». Napolitano ha anche ribadito l'apprezzamento per le parole pronunciate ieri da Benedetto XVI: «Parliamo da tribune diverse, ma con un linguaggio necessariamente affine». «Ho visto anche che qualche giornale ha ripreso qualche affinità con il discorso del Cancelliere Merkel e con quello del primo ministro Gordon Brown - ha aggiunto il presidente della Repubblica - il tema della crisi è il tema centrale in tutti i Paesi europei come punto di riferimento per l’azione pubblica».Parlando di Napoli il Presidente ha ribadito la necessità della trasparenza e il rigore nell'uso del denaro pubblico: «c'è necessità di un nuovo costume dei partiti e delle forze politiche che risponda davvero all'interesse pubblico».

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