venerdì 22 marzo 2013
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«Ho ripercorso la prassi costituzionale su quanto concerne il procedimento volto alla formazione del governo». Così inizia un passaggio dell'intervento del presidente Giorgio Napolitano dedicato alla formazione del nuovo governo e ai poteri del presidente della Repubblica. Citando un "autorevole" costituzionalista (Enzo Cheli), il capo dello Stato che nella Costituzione «particolare stringatezza presenta in essa la disciplina relativa alla nomina del presidente del Consiglio, che la Costituzione subordina soltanto al fine della formazione di un governo in grado di ottenere la fiducia della Camere, consentendo quindi al capo dello Stato - specie in assenza di risolutivi risultati elettorali - la necessaria discrezionalità, anche attraverso la creazione di diverse figure di incarico». «Ho conferito - ha dunque spiegato Napolitano - in continuità con eloquenti precedenti, all'onorevole Bersani l'incarico di verificare un sostegno parlamentare certo, a un governo che abbia la fiducia delle Camere».
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