sabato 8 marzo 2014
​Al Quirinale la consegna delle onorificenze.
LA FESTA Le voci e le storie raccolte da "Avvenire"
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"Il sessismo, se da volgare battuta da bar, sale nelle sfere politiche, sino ad arrivare in Parlamento, se usando blog e siti si diffonde, legittimato da fonti autorevoli, diventa un virus duro da estirpare".È l'allarme lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante le celebrazioni della Giornata internazionale della donna che si sono svolte oggi al Quirinale. Napolitano ha quindi rinnovato la sua solidarietà alla presidente della Camera, Laura Boldrini, nel ricordare gli "esempi ignobili" come "insulti e minacce" indirizzate via intenet contro di lei.Il Capo dello Stato ha inoltre consegnato le seguenti onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: Lucia Annibali (Cavaliere) "per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell'ignobile aggressione subita"; Irma Conti (Cavaliere) "Per il suo significativo contributo al contrasto della violenza sulle donne attraverso l'apertura di uno sportello di ausilio per il sostegno alle vittime di violenza sessuale e domestica e per le iniziative di intervento preventivo"; Gilda Violato (Cavaliere) "Per la sua appassionata opera di assistenza a favore delle donne profughe e immigrate svolta anche in occasione delle recenti situazioni di emergenza a Lampedusa". E, ancora, Francesca Monaldi (Ufficiale) "Per la professionalità e la passione con cui ha organizzato e gestito azioni di contrasto ai reati di natura sessuale e rappresentato la Polizia di Stato in iniziative di sensibilizzazione sul tema"; Simona Lanzoni (Commendatore) "Per il suo costante impegno nell'affermazione dei diritti delle donne all'istruzione e al lavoro e nell'avvio di processi di empowerment nei paesi in via di sviluppo e in Italia"; Maria Maddalena Bonetti, Suor Eugenia, (Grande Ufficiale) "Per la sua instancabile attività di difesa e accoglienza delle donne immigrate, vittime del traffico di esseri umani"; Francesca Viola, detta Franca, (Grande Ufficiale) "Per il coraggioso gesto di rifiuto del "matrimonio riparatore" che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell'emancipazione delle donne nel nostro Paese".LEGGE ELETTORE, BOSCHI: PARITÀ DI GENERE SE TUTTI D'ACCORDO"Ovviamente, come per gli altri profili che hanno riguardato la legge elettorale, se c'è la possibilità di migliorarla, ma con la partecipazione di tutti gli attori, ci proveremo fino in fondo mantenendo comunque gli impegni presi". Così il ministro Maria Elena Boschi sull'emendamento per la parità di genere da introdurre nella legge elettorale."Bene il Pd, se si interviene sulla parità di genere, ma ci sono anche altri punti. Resta il nostro appello a Renzi per avere un incontro di maggioranza nel passaggio della legge elettorale tra la Camera e il Senato. È giusto che il Parlamento faccia la sua parte". Lo dice il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini."Se si supera lo scoglio della parità di genere è un passo importante - sottolinea Stefania Giannini - non sono tanti i paesi che hanno una legge che determina un numero paritario tra uomini e donne nella politica ma è altrettanto vero che non tutti i paesi avanzati hanno dei ritardi come li ha l'Italia". "La parità di genere è uno dei tanti punti qualificanti per ritenere che si abbia un buon impianto per una legge", conclude.Come nel governo c'è parità di genere, così ''democraticamente paritetica'' dovrebbe essere la presenza di donne e uomini in Parlamento. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, uscendo dal Quirinale al termine della cerimonia per la Giornata della Donna. Conversando con i cronisti sull'ipotesi di introdurre la parità di genere nella legge elettorale, Camusso l'ha definita una ''scelta di coerenza giusta e interessante''. E per quanto riguarda i tempi? ' Prima si fa e meglio è per il paese''. "Se le nostre parlamentari la ritengono una questione importante non c'è nessun pregiudizio, nessuna opposizione preconcetta a fare un ragionamento nel merito": così Giovanni Toti ha parlato dell'ipotesi di inserire la parità di genere all'interno della legge elettorale, dicendosi pronto al confronto pur essendo personalmente "più per il merito che per le quote". Toti ha parlato a Pavia, dove ha partecipato a una manifestazione con Alessandro Cattaneo, che a maggio si ricandiderà a sindaco.

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