giovedì 25 settembre 2014
Lo ha detto il presidente della Repubblica alla cerimonia di commiato del Csm uscente. Vietti: la consiliatura che si chiude «ha contribuito a superare le sterili contrapposizioni ideologiche».
Al processo Stato-mafia come teste
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Ci sono ormai ''nuove ragioni di attualità e non rinviabilità dei problemi di riforma della giustizia''. Lo ha sottolineato il presidente Giorgio Napolitano spiegando che ''questo è ormai un nodo essenziale da sciogliere per ridare competitività all'economia''.

Al Parlamento è affidato l'impegno di restituire efficienza ad una macchina giudiziaria lenta e caotica, il cui funzionamento è largamente insoddisfacente", ha aggiunto il presidente Napolitano alla cerimonia di commiato del Csm uscente.La consiliatura che si chiude "ha contribuito a superare le sterili contrapposizioni ideologiche per tentare di sciogliere con soluzioni condivise i diversi nodi che rendono insoddisfacente per i cittadini il funzionamento della giustizia". Lo ha sottolineato il vicepresidente del Csm uscente, Michele Vietti, nel suo intervento alla cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio, citando quanto scritto dal capo dello Stato Giorgio Napolitano nella prefazione alla pubblicazione dei suoi interventi."Il rapporto con il Parlamento può dirsi normalizzato, gli echi dellepolemiche sulla cosiddetta 'terza Camera' sopiti è assicuratol'esercizio delle competenze consultive consiliari nell'ambito delruolo rappresentativo ed esponenziale dell'ordine giudiziario e nelrispetto della separazione dei poteri", ha aggiunto Vietti, ricordandoanche "il rapporto con il ministro, anzi con i ben cinque ministri chesi sono succeduti durante il nostro mandato, che è statocaratterizzato da reciproco rispetto istituzionale e lealecollaborazione".

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