venerdì 23 luglio 2010
P3, giovani e crisi, intercettazioni, la nomina del ministro dello Sviluppo economico: è un Napolitano a tutto tondo quello che ha parlato ieri a Roma, durante la cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare. E sulle intercettazioni ha detto: nessuna interferenza dalla presidenza della Repubblica.
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«Per ora sicuramente vedo tanto squallore. Poi vedremo cos'altro emergerà». Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine della cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare, ha risposto ad alcune domande sull'inchiesta Eolico-P3. «Lo squallore è certo – aggiunge – l'importante è che si riesca a far fare alla magistratura il proprio lavoro fino in fondo per accertare fatti e responsabilità».I GIOVANI E LA CRISI«Occorre guardare avanti e misurarsi con le sfide del futuro. Nessun catastrofismo sulla situazione dell'Italia ma consapevole realismo nel valutare la situazione. Si sta risalendo la china da una crisi pesante». È la valutazione che il presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, durante la cerimonia del Ventaglio dà alla vigilia dell'approvazione finale alla Camera della manovra finanziaria. II problema dei giovani non impegnati nel mondo del lavoro o in quello dello studio «è il problema numero uno dell'Italia». È un altro passaggio dell'intervento del presidente della Repubblica.SQUALLIDE CONSORTERIE«Non mi interessano scenari politici ipotetici di qualsiasi genere». Napolitano auspica che il confronto sul futuro del paese si fondi «su un'ampia condivisione degli obiettivi e delle linee di intervento». «Non c'è spazio per l'autosufficienza né per la contrapposizione totale», aggiunge Napolitano. «Ci indigna e allarma  l'emergere di fatti di corruzione e trame inquinanti da parte di squallide consorterie, ma la nostra democrazia dispone di anticorpi: la reazione morale dei cittadini, i principi costituzionali, le leggi per applicare tali principi».INTERCETTAZIONI, NESSUNA INTERFERENZA«Il ruolo del presidente della Repubblica è risultato chiaro. Non vedo come si possa equivocare. Nessuna interferenza nella dialettica politica e nell'attività parlamentare che rappresenta la sovranità popolare fatta salva la facoltà dell'articolo 74 da parte del presidente della Repubblica». Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ribadisce il suo ruolo nell'iter del ddl intercettazioni. «Il mio impegno e dovere - ha affermato Napolitano - è valorizzare i poteri del Parlamento e l'invito ad ascoltare l'opinione pubblica e il paese reale».SI NOMINI MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO«L'istituzione Governo non può ormai sottrarsi a decisioni dovute, come quello della nomina del titolare del ministero dello Sviluppo economico o del presidente di un importante organo di sorveglianza come la Consob".
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