venerdì 15 febbraio 2013
Il Capo dello Stato in visita alla Casa Bianca: «Il Paese ha fatto grandi passi avanti negli ultimi 14 mesi. Deplorevole che chi ha sostenuto finora Monti ora lo liquidi». Insorge il Pdl: pesante intromissione nella campagna elettorale.
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La partnership tra Roma e Washington, e il ruolo dell'Italia, a pochi giorni dalle elezioni, in un'Europa che sta tentando di risollevarsi dalla crisi. Sono alcuni dei temi toccati nello Studio ovale, nell'incontro tra Giorgio Napolitano e il presidente americano Barack Obama. È la terza volta che il presidente della Repubblica varca la soglia della Casa Bianca in veste di Capo dello Stato. «Sono grato al Presidente Obama per aver permesso questo scambio di vedute» che serviranno anche per «una espressione comune di senso di fiducia per il futuro dell'Italia», ha detto Napolitano all'inizio del colloquio.«L'Italia ha fatto grandi progressi in questi 14 mesi, con la comprensione e l'aiuto di forze politiche diverse, e questi progressi possono e devono continuare». Ed «è deplorevole che chi ha sostenuto finora Monti ora lo liquidi». ha anche detto Napolitano. Aggiungendo più tardi di avere, personalmente, «ancora un pezzo di strada in salita da fare». Obama, lo ha accolto con disinvolta cordialità e l'ha salutato come «un leader straordinario, non solo per l'Italia ma anche per l'Europa», aggiungendo che è stato «un leader visionario» che ha reso «uno straordinario servizio». Per Obama l'incontro di oggi è occasione, ha commentato lui stesso, per avere «informazioni sulle elezioni e la formazione del governo in Italia». Dal presidente Usa anche il grazie agli italiani per «l'enorme contributo dato alle missioni internazionali».Il Pdl insorge però per la «pesante intromissione di Napolitano nella campagna elettorale». «Un bruttissimo episodio ma non mi stupisce», afferma il coordinatore Sandro Bondi.
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