mercoledì 5 febbraio 2014

«Le proteste della Lega non mi hanno turbato o ferito». Oggi i leghisti all'Europarlamento hanno chiesto le dimissioni del capo dello Stato.

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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Strasburgo, ha ribadito che "non è perseguibile una politica di riequilibrio finanziario a tappe forzate".In merito agli attacchi di ieri all'Europarlamento, "non mi sono sentito particolarmente turbato o ferito. C'è un gruppo che ha ritenuto di fare una manifestazione nelle forme che ha scelto".  Napolitano ha spiegato di aver "sentito benissimo" qualcuno della Lega che ieri spiegava che la contestazione non fosse "in segno di mancanza di rispetto per il presidente ma in polemica con l'euro e la Ue".Intanto la Lega Nord ha chiesto le dimissioni al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capogruppo del Carroccio, Lorenzo Fontana, ha detto: "Lei e la sua politica sono state un fallimento", chiedendo di "ripensarci" e "magari considerando di presentare le dimissioni". Le parole di Fontana sono state accompagnate da un 'no' degli altri parlamentari italiani. Mario Borghezio invece ha detto "che tanta gente del Nord la pensa così".Napolitano, a chi chiedeva cosa ne pensasse della richiesta di sue dimissioni, ha risposto che ''è un diritto che non si nega a nessuno''. Matteo Salvini  ha invece sostenuto che "sette premi Nobel dicono che l'euro sta massacrando la nostra economia. Mi fido di loro, un po' meno di Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica - ha aggiunto il segretario della Lega Nord - ha fatto il solito discorso sull'Euro che è una moneta criminale: un intervento retorico di fronte ad un disastro evidente che capirebbe anche mio figlio di dieci anni".
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