sabato 23 settembre 2023
Mattarella: ha combattuto per il progresso e lo sviluppo di Italia e Europa. Da domenica la Camera ardente in Senato. Martedi i funerali di Stato alla Camera con cerimonia laica e lutto nazionale
La sintonia tra i due Presidenti

La sintonia tra i due Presidenti

COMMENTA E CONDIVIDI

Il dolore e il ricordo. Da Mattarella a Macron. Dagli Stati Uniti alla "sua" Europa. Dalla maggioranza e dalle opposizioni. È un saluto largo. Sentito. Commosso. Un ultimo grande omaggio a Giorgio Napolitano. Sergio Mattarella ricorda come fu sempre «fedele interprete della Costituzione» e come sempre seppe "leggere" con «acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità». Il saluto va oltre i confini nazionali. «Ci ha lasciato un europeo convinto», scrive il presidente francese Emmanuel Macron. «Uno statista che ha dedicato la sua vita alla democrazia, ai diritti umani e all'unità europea», si allinea il segretario di Stato americano Antony Blinken. «Grazie Presidente Giorgio Napolitano, grazie caro amico. Per la speranza, l'ispirazione e l'amicizia. Italia e Europa perdono uno statista unico», scrive in italiano l'ex vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans. A scrivere un messaggio di cordoglio indirizzato al Quirinale anche il presidente russo Vladimir Putin che ha definito Giorgio Napolitano «uno statista eccezionale, vero patriota».

C'è il Mondo e c'é la nostra politica. Pier Ferdinando Casini: «Da democristiano ho sempre condiviso quelle che furono le sue stelle polari: l'Alleanza atlantica e l'Unione europea». «Uomo esigente con sè stesso e con gli altri», lo ricorda Mario Monti che Napolitano nominò senatore a vita prima di affidargli l'incarico di formare un governo tecnico. Anche la Lega si unisce al ricordo. Il governatore del Veneto Luca Zaia lo saluta così: «Per me Napolitano è stato il presidente dell'Autonomia. Un giorno gli chiesero cosa pensasse delle autonomie, lui spiazzò tutti rispondendo con una frase che io cito spesso tuttora: l'Autonomia è una vera assunzione di responsabilità».

C'è anche il governo. Con il cordoglio di Giorgia Meloni. Con le parole di stima di Matteo Salvini. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha firmato una disposizione che prevede bandiere a mezz'asta negli uffici pubblici, funerali di Stato e lutto nazionale per la scomparsa di Giorgio Napolitano il giorno delle celebrazioni delle esequie. La camera ardente per l'ultimo saluto sarà allestita al Senato, da domani mattina alle 10 alla presenza del capo di Stato Sergio Mattarella e del presidente del Senato Ignazio La Russa. Dalle 11 e fino alle 18 la camera ardente sarà aperta al pubblico. E martedì alla Camera ci saranno i funerali di Stato con cerimonia laica, che dovrebbero essere formalizzati in un Cdm lunedì insieme al lutto nazionale. Resta l'omaggio a una figura centrale nella vita politica del Paese. Votato - come ricorda Mattarella - alla «causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro». Un impegno "largo". «Nella vita di Giorgio Napolitano - scrive ancora il capo dello Stato - si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all'adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all'impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie... Il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell'Italia e dell'Europa... Membro del Parlamento Europeo promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un'Europa sempre più autorevole e unita».







© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: