sabato 4 settembre 2010
Messaggio del presidente della Repubblica al workshop Ambrosetti: «Nella Ue un difetto di visione e coraggio». Incognite drammatiche pesano sullo sviluppo e sul ruolo del continente, «ma continuo a essere un credente dell'Unione».
COMMENTA E CONDIVIDI
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano crede e spera che potrà nascere una nuova generazione di leader, ma per questo servirà l'impulso di un'opinione pubblica competente. Parlando in collegamento video al workshop Ambrosetti, il capo dello Stato ha detto che "una nuova generazione di leader potrà nascere, lo credo e lo spero. Ma non succederà per miracolo, bensì attraverso una vasta mobilitazione della società civile e della società politica, un impulso di opinione pubblica informata e competente". Dal canto suo Napolitano a questi nuovi leader potrà "solo trasmettere - ha aggiunto - con passione il testimone"."Soltanto parlando con la sua voce e portando avanti una politica estera e di sicurezza comune, e il Trattato di Lisbona finalmente entrato in vigore ce ne offre gli strumenti, l'Europa può contare nella politica internazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "È giunto per tutti - ha spiegato - il momento di riconoscere che nessuno Stato europeo, nemmeno i più forti e i più ricchi di tradizioni storiche, persino imperiali, nemmeno i più ricchi ed economicamente avanzati, nessuno potrà con le sue sole forze contare come nel passato se non contribuendo a costruire un'Europa più unita, efficiente e dinamica"."Capisco - ha aggiunto - che si tratta di una verità sgradevole per alcuni o che sembra in questo momento contraddire gli sforzi che sta compiendo e i risultati che stanno raggiungendo alcuni Stati come, è inutile dirlo, la Germania".Prendendo ad esempio proprio la Germania Napolitano ha proseguito: "Una cosa è mettersi d'impegno per dare il meglio di sè, facendo ordine in casa propria e mettendosi coraggiosamente nella competizione globale. Una cosa è offrire a tutta Europa gli esempi più efficaci e le pratiche migliori, altra sarebbe pensare di poter risolvere i propri problemi e fare i conti con il resto del mondo che cambia, allontanandosi dal contesto e dal comune impegno europeo".   "Per questo - ha concluso Napolitano - ho particolarmente apprezzato nell'incontro del luglio scorso a Roma il neoeletto presidente federale tedesco che ha ribadito l'impegno a contrastare una tendenza di rinazionalizzazione delle politiche in seno all'Unione. Bisogna essere tutti conseguenti a questo impegno e occorre un nuovo supplemento di volontà politica europea".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: