martedì 25 settembre 2012
​Il "disprezzo per la legalità" e quei "fenomeni di corruzione inimmaginabili e vergognosi non sono accettabili per i cittadini onesti". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo intervento per l'apertura dell'anno scolastico 2012-2013.
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di Danilo Paolini
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Il "disprezzo per la legalità" e quei "fenomeni di corruzione inimmaginabili e vergognosi non sono accettabili per i cittadini onesti". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo intervento al Quirinale alla cerimonia di apertura dell'anno scolastico 2012-2013."Tra i valori che la scuola ha cercato di promuovere con costanza e impegno in questi anni - dice Napolitano - spicca il valore della legalità. Purtroppo anche di recente - nota il capo dello Stato con evidente riferimento agli ultimi scandali che hanno interessato il mondo politico e in particolare la Regione Lazio - la cronaca ci ha rivelato come nel disprezzo per la legalità si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi". Per il presidente della Repubblica "non è questo accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, nè per chi voglia avviare un'impresa".Napolitano sostiene che "chi si preoccupa oggi giustamente per l'antipolitica deve saper risanare in profondità la politica. E - ne è convinto il capo dello Stato - risanare la politica, se lo si vuole fare, si può". Ma la legalità, sono ancora parole di Napolitano, "si deve praticare a tutti i livelli, e dunque anche nel nostro piccolo mondo quotidiano. E nella vita scolastica - dice rivolto agli studenti e agli insegnanti radunati nel cortile d'onore del Quiorinale per l'inaugurazione dell'anno scolastico - legalità vuol dire rispetto delle sue regole, rispetto dei compagni, specie di quelli più deboli, e soprattutto, vorrei sottolinearlo, rispetto degli insegnanti, che sono il cuore pulsante della scuola. E guai a indebolirlo".
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