martedì 13 giugno 2017
Sette persone arrestate: amministratori di centri diagnostica convenzionati, un amministrativo della Asl e un medico di base
Smantellata truffa delle Tac false
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False Tac e risonanze mai effettuate per truffare il servizio sanitario nazionale. Grazie alle indagini svolte dai militari della stazione Carabinieri di Posillipo, coordinate dalla Procura partenopea, sono stati ricostruiti tutti i passaggi di una truffa finalizzata a ottenere rimborsi per costosissime prestazioni sanitarie (TAC o Risonanze Magnetiche) che gli indagati avevano fatto risultare effettuate in favore di pazienti del tutto ignari.

Sette le persone arrestate tra le province di Napoli e Caserta: si tratta di cinque amministratori di centri di diagnostica convenzionati, un amministrativo della Asl e un medico di base.

Ammonta a circa 150 mila euro il danno causato all'Erario. Le indagini sono partite nel settembre 2015 quando un medico di base denunciò che non era sua la firma sotto a una ricetta medica inoltrata per il pagamento da parte di uno dei centri diagnostici ora finiti al centro dell'inchiesta. Snodo della vicenda l'appropriazione, da parte di un dipendente amministrativo dell'Asl Napoli 2 di Ischia di circa 4000 ricette mediche, denunziate come rubate ma in realtà attribuite informaticamente a medici ignari.

Le ricette stesse, dopo l'appropriazione da parte del dipendente - secondo la ricostruzione delle indagini - venivano poi immesse in un vero e proprio mercato illecito, destinato a consentire indebiti guadagni a strutture private convenzionate. Le ricette venivano utilizzate per prescrivere, a pazienti del tutto inconsapevoli, costosi esami diagnostici, esami il cui costo veniva poi ribaltato sul Servizio sanitario nazionale. In un caso è emerso il diretto coinvolgimento di un medico di base compiacente, che si sarebbe prestato a compilare quaranta ricette false nell'arco di un mese, tra maggio e giugno 2015.

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