mercoledì 18 maggio 2011
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Si approntano nuove strategie per avvicinare i cittadini, specie i più reticenti al voto, si ripropongono i programmi e si sondano alleanze per i quindici giorni di campagna elettorale che porteranno al ballottaggio Gianni Lettieri, l’imprenditore 55enne candidato per il Pdl e la sorpresa politico-elettorale Luigi De Magistris, l’ex magistrato di 43 anni candidato per l’Italia dei Valori e Federazione della Sinistra. Il traguardo è la successione a Rosa Jervolino come sindaco di Napoli. «Da Napoli parte la riscossa di tutto il Mezzogiorno e i napoletani non la metteranno nelle mani del prestanome di Cosentino (cioè Gianni Lettieri, mentre Nicola Cosentino è il coordinatore del Pdl campano accusato di associazione camorristica, ndr)» annuncia De Magistris che con il suo 27,5%, acquisito con voti trasversali alle imposizioni partitiche e soprattutto con voti di opinione, ha stravolto i sondaggi, messo in imbarazzo i politologi e sconvolto gli apparati di partito. «Da oggi dico ai napoletani che è terminato il tempo di proteste pericolose e occorre invece unire le forze per restituire dignità alla città con progetti veri e soluzioni concrete», afferma Lettieri che confida sempre nell’appoggio del premier Berlusconi e sfida l’avversario con dieci punti di distacco (38,5% al primo turno).Parole in libertà mentre la corsa alle alleanze è già iniziata. De Magistris chiede «apparentamenti sostanziali» cioè dialogo e confronto sui programmi: «Io ne ho uno che può essere migliorato – spiega – ma non è negoziabile, soprattutto non lo è al ribasso». Replica Lettieri: «Io ritengo importante rivolgere un appello forte alla città tutta e in maniera particolare ai tanti moderati, agli indecisi e a coloro i quali non vogliono che Napoli torni nelle mani di chi fino ad oggi ha amministrato riducendo la città in questo stato di degrado tra l’immondizia e le buche in strada». Il 9,74% raggiunto dal Terzo Polo resta l’incognita del ballottaggio napoletano. Dove si indirizzeranno i voti convogliati sul candidato Raimondo Pasquino? Oggi il leader dell’Udc Casini incontrerà a Roma i referenti campani del partito: prevarrebbe l’indicazione ufficiale di lasciare libertà di coscienza ai propri elettori senza escludere però, in sede locale, un velato sostegno a De Magistris. Entrambi i contendenti si dicono sicuri che alla fine avranno il voto dei moderati. Ci spera Gianni Lettieri: «Ho difficoltà a pensare che il Terzo Polo possa votare per De Magistris che fa solo demagogia, usa un linguaggio forcaiolo e non ha alcun progetto». Ne è convinto De Magistris: «Moderati e liberali, con il voto disgiunto, hanno scelto me al primo turno e penso che lo faranno anche al secondo». Il candidato di Idv si è sentito con Pasquino e conferma: «Non credo che appoggerà Lettieri». Intanto, l’ex pm incassa il sostegno dei Verdi e di Sinistra e libertà, e quello del Pd, lo sconfitto della tornata: il candidato sindaco Mario Morcone ha raggiunto solo il 19,15% dei voti pagando la fretta con cui è stato designato dal partito dopo il pasticcio delle primarie napoletane. «Noi non abbiamo chiesto l’apparentamento e ho detto a De Magistris di valutare lui quale può essere la formula migliore per appoggiarlo – dichiara Andrea Orlando, commissario del Pd napoletano –. Noi comunque sosterremo il centrosinistra perché a Napoli si può vincere». Nel gioco delle alleanze torna, con il 2,5% dei voti, l’Udeur di Mastella che chiama al confronto il Terzo Polo rimandando ogni decisione in vista del ballottaggio. Anche i suoi numeri, assieme a quelli delle altre liste civiche e dei tanti astenuti al primo turno (il 40%) possono avere il loro peso in un confronto molto incerto.
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