sabato 15 marzo 2014
Dopo due anni è finita la latitanza del boss dei quartieri Barra e Ponticelli. Era stato condannato all'ergastolo per omicidio.
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È finita la latitanza di Angelo Cuccaro, ritenuto a Napoli il capo clan dei quartieri Barra e Ponticelli. La Polizia di Stato l'ha arrestato nel tardo pomeriggio, ponendo fine a due anni di caccia. L'uomo era destinatario di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere e inoltre è stato condannato in via definitiva all'ergastolo per un omicidio. Angelo Cuccaro, soprannominato Angiulillo o' fratone, è stato sorpreso dai poliziotti ad Ardea, in provincia di Roma. Al blitz hanno preso parte gli agenti delle Squadre Mobili di Napoli e Roma, del Servizio Centrale Operativo e della Polizia scientifica. Cuccaro aveva trovato alloggio in una villetta, ma la polizia lo ha sorpreso e arrestato in strada.Il latitante, che ha 42 anni, era stato condannato all'ergastolo per l' omicidio di Esposito Luigia avvenuto nel 1996. Con i fratelli Michele e Luigi, entrambi latitanti, gestiva gli affari dell'omonimo clan, attivo nell'area orientale dei Napoli già dalla fine degli anni '80, che attualmente detiene il monopolio di tutte le attività illecite del quartiere di Barra e delle aree confinanti inclusa Ponticelli.Lo scorso 8 marzo, a Capodrise (Caserta), la polizia ha arrestato un pregiudicato ritenuto un esponente di spicco dello stesso clan: si tratta di Vincenzo Amodio, di 50 anni, condannato a otto anni di reclusione per concorso in estorsione e usura, aggravati dal metodo mafioso nei confronti di titolari di sale di videogiochi e di agenzie di scommesse on-line, quali venivano imposte tangente. Insieme ad Amodio venne condannato anche Angelo Cuccaro.
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