mercoledì 12 ottobre 2022
Come si attiva in banca il Fondo dedicato per evitare i pignoramenti, grazie a una moratoria di 18 mesi
Mutui casa, 300 milioni per chi non ce la fa

Imagoeconomica

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Avviso importante per le famiglie in difficoltà con il pagamento della rata del mutuo per la prima casa. Ci sono 300 milioni di euro ancora inutilizzati del fondo di solidarietà detto “fondo Gasparrini”. Soldi che hanno dato e possono dare un anno e mezzo di ossigeno in questo momento di crisi acuta a chi si è indebitato per comperare la prima casa e ha magari perso il lavoro.

Lo stanziamento è stato pensato e fortemente voluto ormai 15 anni fa dall’ex parlamentare Federica Rossi Gasparrini, da cui ha preso il nome, presidente dell’associazione nazionale Federcasalinghe.

«Il fondo di solidarietà per i mutui prima casa è nato nel 2007 - racconta Federica Rossi Gasparrini -, in un anno segnato da una grave crisi economica che aveva messo in ginocchio molte famiglie di lavoratori che avevano contratto prestiti con le banche per acquistare l’abitazione. Allora un fatto di cronaca mi colpì moltissimo: un dipendente di una società di Ancona, disperato per l’esproprio della sua abitazione perché non poteva più pagare le rate , si suicidò. Questo evento mi diede la forza morale di battermi come parlamentare per far approvare il disegno di legge dopo averlo scritto di mio pugno, parola per parola. Non è stato facile, ci sono voluti quasi 3 anni perché venisse pubblicato il decreto attuativo. Da allora il fondo è stato sempre rifinanziato nelle legal gi di bilancio».

Anche nel 2020, anno orribile del Covid e della conseguente pandemia sanitaria, il fondo è stato utilizzato in modo massiccio. I mutui sospesi sono stati infatti oltre 187 mila a cui se ne sono aggiunti i 17.700 del 2021. Fino allo scoppio della pandemia il fondo era rivolto ai titolari di un mutuo con tetto a 250.000 euro. Dopo il 2020 la platea dei potenziali beneficiari è stata allargata ammettendo alla sospensione i mutui fino a 400 mila euro. Quest'anno, in media, sono state concesse circa 200-400 moratorie mese, ma non è escluso che entro la fine del 2022- a fronte di un probabile maggiore ricorso delle imprese alla cassa integrazione per far fronte al caro energia - le richieste tornino a lievitare.

«Ma circa 300 milioni di euro – afferma l’ideatrice del fondo solidale - restano ad oggi inutilizzati e molte famiglie non ne conoscono neppure l'esistenza».

Quali requisiti occorrono? Si attiva se nei tre anni precedenti la domanda il mutuatario perde il lavoro o gli viene sospeso o ridotto l’orario, se muore o gli viene riconosciuta una disabilità grave o un’invalidità civile non inferiore all’80%.

Chi è in possesso dei requisiti deve presentare domanda alla banca che ha erogato il mutuo (il modulo si scarica dal sito del ministero dell’Economia www.dt.mef.gov.it/it/attivita_ istituzionali/interventi_ finanziari/misure_casa/ fondo_mutui) corredata della documentazione completa richiesta dall’istituto bancario che è tenuto a sospendere il debito. «E’ infatti la banca – ribadisce Gasparrini - a chiedere l’attivazione del Fondo il quale permette la sospensione della rata del mutuo per 18 mesi senza costi aggiuntivi, anzi, in alcuni casi particolari il mutuo copre il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione».

Il fondo statale è gestito da Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici totalmente partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. « Il fondo – conclude Federica Rossi Gasparrini - è stato esteso con lo scoppio della pandemia da Covid anche ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e agli imprenditori individuali che nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020 e precedente la domanda abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore a un terzo rispetto a quello dell'ultimo trimestre 2019 e alle cooperative edilizie a proprietà indivisa».

Ora si attende che il nuovo Parlamento rifinanzi urgentemente il “fondo Gasparrini” in vista di un 2023 che si preannuncia molto difficile per le famiglie.

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