giovedì 23 febbraio 2017
I dati pubblicati dalla rivista Quattroruote. Con la giunta Raggi sparite le sanzioni: nel primo semestre 2016 incassati 31 milioni, nel secondo 1,2. Cosa è successo?
Milano capitale delle multe. Giallo a Roma: sono crollate
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Milano si conferma, anche nel 2016, capitale italiana delle multe. Lo scrive Quattroruote basandosi su un'elaborazione dei dati del Sistema informativo degli enti pubblici. Mentre Roma è diventata un oggetto misterioso.

Ma andiamo con ordine. Nel 2016 il Comune di Milano ha incassato dalle sanzioni amministrative più di 157 milioni di euro. Rispetto ai dati di un anno prima, però, c'è un calo sensibile, il 21,6%. E forse è proprio per questo motivo, afferma Quattroruote, che la giunta guidata da Giuseppe Sala ha deciso un'altra infornata di autovelox fissi in città.

Nella classifica delle multe il capoluogo lombardo è seguito da Torino (47,1 milioni), Firenze (34,6 milioni) e Bologna (34,4 milioni). Roma, pur avendo un territorio sette volte più esteso di Milano, arriva solo al 5° posto.

E qui arriva il colpo di scena. Secondo la ricerca pubblicata dal mensile dedicato ai motori, a Roma non si pagano più multe. Il dato è sconcertante. Si legge: "a Roma i dati rilevano un crollo del 78% con un incasso del secondo semestre pari a poco meno di 1,2 milioni di euro". Un dato che ovviamente, secondo il mensile, lascia qualche dubbio e che ha due sole possibili spiegazioni: o i vigili, con la giunta Raggi, hanno smesso di fare verbali oppure qualche funzionario si è dimenticato di inserire i dati nel "cervellone"". Da precisare che nel primo semestre dello stesso anno, quindi prima che si insediasse la giunta Raggi, gli incassi erano stati pari a "31 milioni di euro".

C'è poi la classifica dei ricavi "pro capite", ovvero la classifica delle città in cui è più alto il costo di ciascun verbale. Accanto a Milano che detiene anche questo podio con 116,78 euro, è la città di Padova ad occupare il secondo posto con 92,30 euro, seguita a stretto giro da Parma con 90,78 euro. Seguono Firenze, Bologna, Lecce, Pisa, Treviso, Brindisi e Pistoia.

Per Quattroruote si tratta di un dato importante ed in controtendenza: mentre la classifica dei ricavi assoluti è logicamente dominata dalle città più grandi, la top ten dei ricavi pro capite registra la presenza di ben cinque città con meno di 100 mila abitanti. Come dire, i vigili di provincia sono più "cattivi".


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