giovedì 16 luglio 2015
Sentenza della Corte di giustizia europea: nel mirino il mancato adeguamento alle regole del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti in Campania.
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La Corte di giustizia Ue ha condannato oggi l'Italia al pagamento di una multa di 20 milioni di euro per il mancato adeguamento alle regole Ue del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti in Campania. La multa sarà inoltre maggiorata di 120.000 euro per ogni giorno di mancata applicazione delle regole Ue dal giorno della sentenza, si legge in una nota della Corte Ue. La Corte europea aveva già condannato l'Italia su questa vicenda nel marzo del 2010. Non avendo l'Italia messo in atto quella sentenza, la Corte ha inflitto al paese una multa, come prevede la procedura di infrazione Ue. Nonostante le migliaia di infrazioni avviate dalle istituzioni Ue contro gli stati membri, solo una decina si sono tradotte in multe, e soltanto a seguito di prolungate inadempienze. L'Italia ha già il primato negativo della multa più pesante mai inflitta dalla Corte, quella dello scorso dicembre sulle discariche illegali, per cui l'Italia è stata condannata a pagare un'ammenda forfettaria di 40 milioni di euro a cui sono previste aggiungersi penalità fino a un massimo di 42,8 milioni per ogni semestre che passerà dalla sentenza di dicembre fino alla messa in regola delle discariche illegali. In una nota che accompagna la sentenza odierna, la Corte sottolinea inoltre che "tenuto conto delle notevoli carenze nella capacità della regione Campania di smaltire i propri rifiuti, è possibile dedurre che una siffatta grave insufficienza a livello regionale può compromettere la rete nazionale di impianti di smaltimento dei rifiuti" e conclude che "ciò può compromettere seriamente la capacità dell'Italia di perseguire l'obiettivo della autosufficienza nazionale nello smaltimento dei rifiuti". Quanto alla multa, la Corte giustifica l'importo molto cospicuo sottolineando che "un inadempimento dell'Italia in materia di rifiuti è stato constatato in più di 20 cause portate dinanzi alla Corte". Nella nota si precisa che per quanto riguarda la penalità  giornaliera di 120.000 euro, essa è suddivisa in tre parti, ciascuna di un importo di 40.000 euro, calcolate per categoria di impianti, cioè le discariche, i termovalorizzatori e gli impianti di trattamento dei rifiuti organici, che dovranno tutti essere messi a norma, pena ulteriori sanzioni.
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