giovedì 16 maggio 2013
​Sotto la lente degli inquirenti il filone della cosiddetta 'banda del 5%', ossia i funzionari della banca e di altre società che avrebbero fatto la 'cresta' su alcune operazioni effettuate da Rocca Salimbeni.
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​L'ipotesi di sfruttamento di alcuni titoli tossici mediati da una finanziaria di Paradiso, nel Canton Ticino in Svizzera, sarebbe all'origine delle perquisizioni effettuate dalla Guardia di finanza italiana in accordo con le autorità elvetiche, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Siena sul Monte dei Paschi. È quanto si apprende da fonti giudiziarie. Le compravendite dei titoli tossici sarebbero avvenute, secondo l'ipotesi dell'accusa, in danno a Mps. Le perquisizioni della Guardia di finanza rientrano nel filone di inchiesta legato alla cosiddetta 'banda del 5%'; in questo ambito è stato arrestato lo scorso 16 febbraio l'ex capo dell'area finanza di Mps, Gianluca Baldassarri, detenuto tuttora nel carcere fiorentino di Sollicciano. Le Fiamme gialle hanno eseguito una quindicina di perquisizioni anche in alcune città italiane, tra cui Milano, Bologna, Ravenna e Roma.
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