sabato 30 aprile 2016
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Milano. «Sono pronto a chiarire tutto». Abderrahim Moutaharrik, il jihadistakickboxer finito in carcere giovedì insieme ad altre tre persone, tra cui sua moglie, per terrorismo internazionale sarebbe pronto a rilasciare dichiarazioni. Lo ha confermato il suo legale, l’avvocato Francesco Pesce. Il marocchino, da quanto si è saputo, sarebbe intenzionato a rispondere alle domande del gip nell’interrogatorio di lunedì per spiegare di non aver mai fatto nulla di concreto, malgrado dalle intercettazioni emergano propositi radicali. Tuttavia, secondo gli inquirenti, tra i piani di Moutaharrik non ci sarebbe stato soltanto il progetto di compiere un attentato 'in Vaticano' o all’ambasciata d’Israele a Roma, dopo aver messo in salvo i figli in Siria, ma anche l’idea di portare avanti 'un’azione di proselitismo' sui 'giovani per indottrinarli', e creare altri 'leoni del Califfato' in Italia. Gli interrogatori davanti al gip dei 4 arrestati sono stati fissati per lunedì.
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