venerdì 17 settembre 2021
Fino al 30 settembre al Vittoriano. Intanto chiude per ristrutturazione il Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle: riaprirà nel 2023 per il centenario dell’Arma Azzurra
Il depliant della mostra "Nonostante il lungo tempo trascorso"

Il depliant della mostra "Nonostante il lungo tempo trascorso" - Foto Stato Maggiore della Difesa

COMMENTA E CONDIVIDI

Fotografie, documenti e videofilmati per non dimenticare le vicende più complesse e dolorose della storia italiana dopo l’8 settembre 1943. Una pagina tanto importante quanto poco conosciuta raccontata in una mostra fotografica dal titolo “Nonostante il lungo tempo trascorso”. Il percorso fotografico si concentra sui crimini nazifascisti commessi nel nostro Paese e all’estero ai danni dell’inerme popolazione civile dal 1943 al 1945. Persone estranee alle operazioni militari oppure inoffensivi patrioti catturati dai tedeschi, ma anche gli internati militari italiani, prigionieri di guerra o impegnati nella Resistenza nei giorni che precedettero l’armistizio con gli anglo-americani e nei mesi seguenti.

La mostra, suddivisa in sei sezioni, grazie ai pannelli grafici e alle postazioni video interattive racconta episodi come le stragi di Cefalonia e Corfù ai danni della Divisione Acqui oppure quanto accadde a Dominikon, sempre in Grecia; le vicende legate agli eccidi più conosciuti come Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema e Monte Sole, ma anche episodi poco conosciuti ma altrettanto significativi di cui fare memoria.

Dalle alle Alpi alla Sicilia e oltre è la narrazione dei fatti di Leonessa, in provincia di Rieti, dalle Fosse Ardeatine a Fivizzano, così come le tragedie accadute a Fossoli, tra i più grandi campi di concentramento italiani, tappa forzata prima della deportazione di militari e civili fuori dall’Italia, ma anche, purtroppo, luogo in cui molti vennero uccisi per mano dei soldati di Hitler. Un’altra sezione è dedicata alle deportazioni e al lavoro coatto in Germania, così come molta attenzione è posta sul profilo giudiziario, anch’esso complesso e ricco di episodi poco noti o addirittura del tutto sconosciuti, ossia quello dei processi penali militari delle Corti Alleate e dei Tribunali Militari Italiani.

Visitatori alla Mostra del Vittoriano

Visitatori alla Mostra del Vittoriano - Foto Anrp

“La mostra costituisce certamente un momento di riflessione storiografica nell’ambito della gigantesca questione del nazifascismo, dell’antisemitismo, delle vite stroncate, perseguitate e dimenticate” ha spiegato il ministro della difesa Lorenzo Guerini. “La sua peculiarità risiede nella centralità del profilo giudiziario dei crimini avvenuti, alcuni impressi nella nostra memoria collettiva, altri poco noti, se non del tutto sconosciuti, molti addirittura volutamente occultati”.

Guerini ha ringraziato per la presenza all’evento l’Ambasciatore della Repubblica Federale in Italia Viktor Elbling per la sua presenza “perché testimonia, io credo, che l’amicizia tra i popoli si fonda sui valori della verità e della ricerca di una comune giustizia – ha aggiunto Guerini - anche quando questo è doloroso, anche quando questo ci impegna a ripercorrere pagine rimosse dalla coscienza nazionale e a lavorare insieme per rafforzare questi legami nel servizio alla verità e alla giustizia“.

La mostra che resterà aperta fino al 30 settembre presso il Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate (Via dei Fori Imperiali – Roma) è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e rappresenta il punto di partenza di un progetto di più ampio respiro, riguardante la creazione di un Centro di documentazione nazionale sui crimini commessi durante la Guerra di Liberazione e sui loro risvolti giudiziari.

Curata dal Procuratore generale militare presso la Corte militare d’Appello, Marco De Paolis, la mostra è stata allestita nel centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto. Tra gli storici e gli esperti che fanno parte del Comitato scientifico ci sono Isabella Insolvibile, Alessia Glielmi dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa, e il Tenente Colonnello Emilio Tirone dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. L’iniziativa è realizzata con il supporto tecnico e logistico dello Stato Maggiore della Difesa, in particolare il Generale di Divisione Alfonso Manzo, Capo del V Reparto Affari Generali.

Sarà ristrutturato il Museo dell'Aeronautica Militare​

Tra le novità annunciate a settembre la chiusura al pubblico per lavori di ristrutturazione a partire dal 1° ottobre del Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle per riaprire i battenti nel 2023, anno in cui si celebrerà il centenario dell’Arma Azzurra e che vedrà novità sostanziali per uno dei museo storici tra i più importanti d’Europa. E’ stato presentato il nuovo progetto espositivo a partire dalla razionalizzazione e valorizzazione degli spazi architettonici.

L'aereo di Fulco Ruffo di Calabria, asso della Grande Guerra, al Museo dell'Aeronautica Militare

L'aereo di Fulco Ruffo di Calabria, asso della Grande Guerra, al Museo dell'Aeronautica Militare - Foto Aeronautica Militare

Sarà inoltre sviluppato un percorso scientifico-narrativo coerente e progressivo; la creazione di un'immagine grafica coordinata che identifichi immediatamente la cosiddetta brand identity, consentendone il riconoscimento, la percezione e la reputazione all'interno e all'esterno della forza armata. Ciò implementerà il livello d'interazione, tenendo conto della necessità di catturare l'interesse di un più vasto pubblico composto spesso da giovani abituati all'uso delle tecnologie e dell'apprendimento virtuale. Tra le novità la riqualificazione delle aree esterne che offrono al visitatore importanti contenuti di tipo ambientale e floro-faunistico, in collaborazione con il Parco Regionale di Bracciano e Martignano, che si aggiunge a un luogo che dal 1977 è legato alla memoria collettiva e alla tradizione aviatoria.

Il settore del museo dell'Aeronautica Militare dedicato ai voli polari sulle imprese di Umberto Nobile

Il settore del museo dell'Aeronautica Militare dedicato ai voli polari sulle imprese di Umberto Nobile - Foto Aeronautica Militare

I progetti futuri sono stati illustrati dal Colonnello Rosario D'Auria, comandante del Centro storiografico e sportivo dell’Aeronautica Militare e dal neo direttore del museo, il Tenente Colonnello Marcello Majorani. Tra i partecipanti alla presentazione il Generale di Brigata Aerea Giovanni Adamo, Capo del 5° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, il Colonnello Gerardo Cervone, Capo dell'Ufficio Storico, il Colonnello Aniello Corcione Capo del 2° Reparto Genio Campale e Susanna Ognibene responsabile della curatela scientifica del nuovo progetto espositivo.

L’obiettivo è quello di puntare a una struttura museale moderna, attraente ed efficace, capace di incrementare il già alto numero di visitatori annui che si attesta a oltre 50mila presenze fino al 2019, prima dell’emergenza sanitaria.

L'annuncio del nuovo Museo che sarà pronto per il centenario dell'Aeronautica Militare nel 2023

L'annuncio del nuovo Museo che sarà pronto per il centenario dell'Aeronautica Militare nel 2023 - Foto Aeronautica Militare

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: