mercoledì 4 giugno 2014
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"Due sono le riflessioni che mi vengono spontanee, di fronte ai clamorosi sviluppi sull'inchiesta legata al Consorzio Venezia Nuova e alla costruzione del Mose", commenta il presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato: "La prima è che come Paese non possiamo più permetterci scandali e figure come questa di fronte al mondo. Non è possibile che in Italia tutti i più grandi appalti abbiano lati oscuri che emergono solo anni dopo. Ènecessaria una profonda opera di pulizia nella politica ma anche nell'imprenditoria: chi ruba e chi corrompe altera il libero mercato e fa il male dell'Italia, e quindi di tutti noi"."La seconda è che la logica dell'emergenza porta sempre allo sfascio: nel nostro Paese ritardi e burocrazia costringono a fare le cose con iter poco chiari, che spesso seguono percorsi non lineari. Serve una rivoluzione su questo fronte: meno norme, tempi certi, responsabilità chiare e riconoscibili per ciascun atto- avverte -. Ora sia fatta chiarezza fino in fondo: chi ha sbagliato - e verrà condannato in via definitiva - paghi davvero e soprattutto sia tenuto definitivamente distante dalla gestione della cosa pubblica".
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